Parodia dei Thegiornalisti? Ora c’è. E non poteva non esserci adesso che il gruppo romano sta avendo un successo eclatante. I ragazzacci della capitale, infatti, hanno da poco vinto il Wind Summer Festival in duetto con Fabri Fibra con la canzone “Pamplona”, sono parte produttiva (il testo?) della hit estiva “L’esercito del selfie” ma, soprattutto, sono in heavy rotation col brano “Riccione”. A detta di molti esperti, è questo il tormentone dell’estate. Il ritornello è forte ed orecchiabile e la musica è leggera ma non banale. A riprova dell’ottima riuscita di questo lavoro, arriva anche la “presa in giro” in rete. Un passaggio essenziale per chi sta diventando “grande”. Il gruppo de Lecoliche, sulla falsa riga dei The Jackals, racconta la “vera” genesi del testo di “Riccione”. Il tutto in un video molto diverte che è già virale.

La parodia dei Thegiornalisti fa ridere e piace. Lo dimostra la viralità del video e lo dimostra l’impegno con cui Lecoliche ha rappresentato, con leggerezza, il trio romano. Come nasce una canzone di successo? Quali profondi processi narrativi ci sono dietro ad un testo di una hit? Quanto tempo ci vuole a cercare e trovare il sound giusto? Tutte domande a cui NON risponde questo lavoro comico.

Vi piace la canzone “Riccione”? Ecco la versione dei Thegiornalai parodia dei Thegiornalisti:

 

Ecco il testo VERO di “Riccione”:

Le navi salpano
Le spiagge bruciano
Selfie di ragazze dentro i bagni che si amano
La notte è giovane
Giovani vecchi
Parlami d’amore che domani sarò a pezzi
Intanto cerco il mare
Un’aquila reale
Tra poche ore, tra poche ore

Sotto il sole, sotto il sole
Di Riccione, di Riccione
Quasi quasi mi pento
E non ci penso più, e non ci penso più
Faccio a schiaffi, faccio a schiaffi
Con le onde e con il vento, le prendo
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te

I treni frenano
Le serie iniziano
Video di ragazzi persi dentro ad un telefono
La notte è giovane
Sognami adesso
Parlami d’amore che domani non sarò lo stesso
Intanto cerco il mare
Un’aquila reale
Tra poche ore, tra poche ore

Sotto il sole, sotto il sole
Di Riccione, di Riccione
Quasi quasi mi pento
E non ci penso più, e non ci penso più
Faccio a schiaffi, faccio a schiaffi
Con le onde e con il vento, le prendo
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te
Sotto il cielo, sotto il cielo
Di Berlino, di Berlino
Mangio mezzo panino
E ti perdo
Faccio a schiaffi, faccio a schiaffi
Con l’asfalto e col cemento, le prendo
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te

Nuovo sentimento, nuove scarpe, nuova casa
Nuova gente in centro con la macchina del tempo
Nuovi ristoranti, nuovi amici per la pelle
Parte il campionato e si riaccendono le stelle
Si riaccendono le stelle
Si riaccendono le stelle

Sotto il sole, sotto il sole
Di Riccione, di Riccione
Mi pento
E non ci penso più, e non ci penso più
Faccio a schiaffi, faccio a schiaffi
Con le onde e con il vento, le prendo
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te
Come se fossero te