Mellili su emergenza idrica? Parola sensate e tutt’altro che banali. Ha la sua storia d’altronde il politico ed anche la sua esperienza e forte di tutto questo parla il Segretario Regionale Pd Lazio. Se siete curiosi di conoscere le sue opinioni su questa tema, ecco l’intervento ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Mellili su emergenza idrica non le manda a dire ad Acea. Sempre con garbo e raziocinio ma senza fare sconti. Ecco i passaggi clou di questa intervista su Radio Cusano Campus:
Circa Melilli su emergenza idrica nel Lazio:
“Siamo arrivati a questa situazione in gran parte per la carenza dell’Acea, ma in generale del nostro Paese di dedicare energie alla tutela delle nostre risorse -ha affermato Melilli-. Le percentuali di spreco sono incredibili e questo è dovuto alla scarsa manutenzione. Dobbiamo distinguere le opinioni politiche dalla legalità. Il provvedimento sul lago di Bracciano è dovuto. Se il dirigente regionale non l’avesse emanato avrebbe violato la legge. La legge dice che sotto un certo livello il lago non può essere più sfruttato”-
Sul rischio di razionamento dell’acqua:
“Ho ascoltato con piacere la sindaca Raggi, perchè le prime reazioni soprattutto dell’Acea sono state incredibili -ha spiegato Melilli-. Abbiamo avuto l’impressione che ci sia stata una reazione di allarmismo. Il lago di Bracciano dà l’acqua all’8% dei romani, se si toglie quella non si può dire: bisogna razionare l’acqua per 1,5 milioni di romani. L’Acea è una società che fa utili importanti, il piano d’ambito che prevede investimenti a fronte della tariffa pagata dai romani deve essere attuato. In Acea, storicamente, hanno un po’ un atteggiamento imperialista, perchè pensano di non dover discutere con nessuno. Adesso invece hanno trovato un’amministrazione regionale che fa rispettare la legge, non erano abituati, sono abituati a vincere. Io penso che Acea dovrebbe tornare a confrontarsi col territorio. Sogniamo che un giorno compaia sul sito dell’Acea quanta acqua prendono dal lago di Brecciano e quanta dall’acquedotto del Peschiera. Servirebbe trasparenza. Il patrimonio idrico pubblico non è quotato in borsa, loro hanno le concessioni e da 20 anni non si fa una gara”.
Su cosa accadrebbe in caso di effettivo razionamento:
“Se ci fosse davvero uno stop della fornitura di acqua, sarebbe un contraccolpo sociale e politico -ha aggiunto Melilli-. Sarebbe grave per tutta la classe politica, per questo la Regione si è già mossa. Va evitato a tutti i costi. Io sono convinto che l’acqua a Roma non si razionerà. L’intesa la devono trovare il Comune e la Regione e Acea si deve adeguare alla decisione”.Conosco la capacità di captazione dagli acquedotti del Peschiera e dico da tempo che la provincia di Rieti è disponibile a ragionare su un maggiore afflusso di acqua, si tratta solo di avere un atteggiamento civile nei confronti di chi quell’acqua la serve”.
Mellili su emergenza idrica è solo un nuovo capitolo di una storia di cui si deve ancora scrivere il finale.
ASCOLTA QUI IL PODCAST DELL’INTERVISTA A MELILLI SU EMERGENZA IDRICA