Matteo Renzi torna in pompa magna, col manuale sottobraccio, e le mamme tra le priorità politiche. Mentre sbandierano ai quattro venti il ritorno del maschilismo (facendoci sapere che dietro ogni donna c’è un gruppo di maschiacci che decide per lei, illudendo), non abbiamo ben chiaro se il segretario del PD sta strumentalizzando con astuzia l’argomento, sta per inimicarsi la stragrande maggioranza della classe politica, o realmente sogna un’Italia nuova. Quale delle ipotesi potrebbe essere quella esatta? Abbiamo commentato la creazione del Dipartimento Mamme, che ha visto insorgere la rete, col direttore de Linkiesta, Francesco Cancellato che in un articolo recente ha spiegato le ragioni della migliore mossa politica dell’ex Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.
“Il Dipartimento Mamme è uno dei quaranta dipartimenti che la nuova segreteria del PD ha formalizzato per la redazione del programma: c’è un dipartimento lavoro, un dipartimento giovani, uno pari opportunità, e uno per le mamme. Renzi ha messo le mamme tra le priorità che guideranno la campagna elettorale, col lavoro e la casa. Dentro la questione mamme si innesta il tema della denatalità italiana”, afferma il direttore Cancellato commentando la novità proposta da Matteo Renzi, e aggiungendo che “le mamme sono penalizzate sul luogo di lavoro, in quanto tali. Qui c’è il nodo del problema. Chiamiamolo come vogliamo. L’intersezione che si trova tra famiglia, persone giovani, e persone di sesso femminile: sono i tre problemi del welfare oggi. A mio punto di vista Renzi ha avuto la felice intuizione di porre il problema al centro delle forze politiche, per gli altri non esiste un problema mamme, e welfare. Una donna incinta se non ha una situazione contrattuale di un certo tipo rischia di perdere il lavoro. Le gravidanze possono essere difficoltose. Ad un maschio queste sono cose che non succedono. Da un certo punto di vista non c’è nulla di male che sia una strategia elettorale. Perché non è una strategia elettorale dire di voler voglio dare 1000 euro alle casalinghe? Non è una strategia elettorale il reddito di cittadinanza? Ogni partito ha una strategia elettorale e riconosce le priorità. L’Italia è il Paese col più basso tasso di natalità in Europa. Gli over 65 sono quasi il 40% della popolazione attiva. Abbiamo l’1,1% del PIL in welfare alla famiglia, sono Estonia e Lettonia stanno peggio. Abbiamo un’occupazione femminile che fa ridere. Se non è questa una priorità del nostro Paese spiegatemi qual è la priorità.”
Ascolta qui l’intervista integrale