Gravidanza, qual è il migliore momento della vita per avere figli? Secondo il funzionamento biologico del corpo delle donne bisognerebbe diventare mamme intorno ai vent’anni. Mentre secondo il funzionamento delle dinamiche sociali di una donna, e il raggiungimento di certi obiettivi, il momento giusto sarebbe intorno ai quarant’anni. Peccato che a venti non si hanno le idee chiare sul futuro professionale, e neppure sentimentale; e a quaranta potrebbe esserci tutto tranne le energie per affrontare una famiglia. Ne abbiamo parlato con Rossella, mamma e blogger, intervenuta a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus, e ne parla continuamente la rete. Il tema non mette d’accordo. Tant’è che in Italia ci sono sempre meno mamme, si fanno sempre meno figli. XChissà se una qualche politica strategica può contribuire a migliorare le cose? Si pensa sempre alle politica, al welfare, come alla soluzione di ogni cosa; ma siamo proprio convinti che l’amore per la famiglia, e il coronamento di un sogno che rincorri da anni, passa per un sistema politico diverso?
“Si dice che per crescere un bambino ci vuole un villaggio, in realtà ci vorrebbero politiche diverse. Ci sono nonni che lavorano ancora, a 75 anni, ad esempio, hanno i loro impegni. E’ utopistico diventare genitori da giovani. Peccato. Anche se ci dicono che a 40 anni è possibile vivere gravidanze serene, avere bambini. Quello che non viene detto è che a 40 anni mancano le forze: non si hanno né le forze, né le possibilità perché assorbiti dal lavoro. Mi pare si sia tornati alla gravidanza da giovani. Ci sono adolescenti figlie di mie amiche che sono diventate mamme giovani, ed è una scelta che hanno accolto con paura, ma con gioia. In Irlanda ci sono sistemi di aiuto alle famiglie che ci sogniamo. L’idea del Dipartimento Mamme mi ha depresso tantissimo, sarebbe stato bello un Dipartimento Genitori. I figli non sono solo un problema delle donne. Sarebbe bello che i compiti si condividessero. E’ una strategia che parte dalle mamme, ma vuole arrivare alle donne. E’ un modo per sottolineare la secondarietà della carriera della mamme. Vorrei sottolineare che parlare di mamme anziché genitori significa attribuire solo alle donne i compiti di cura e custodia che dovrebbero invece essere condivisi”, ha sottolineato Rossella in trasmissione.
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