Maternità libera scelta, alla Camera dei Deputati, il prossimo 24 luglio. Per il terzo anno consecutivo si parlerà della situazione delle mamme in Italia, e delle ragioni che, ad oggi, rappresentano un ostacolo. Dalla “precarietà del lavoro, sono ostacoli culturali. In questi anni sono state aggredite molte delle cause, non ancora tutte”, ha affermato Titti Di Salvo, vicepresidente del PD alla Camera. L’iniziativa vuole “accendere i riflettori – come facciamo da tre anni – con questo appuntamento fisso di luglio per superare gli ostacoli che oggi esistono e scegliere quando e se mettere al mondo un bambino. In un Paese in cui la natalità è molto bassa”, aggiunge la Di Salvo a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.

“Ci sono luoghi comuni che bisogna aiutare a superare. Si parla spesso di conciliazione del lavoro e della possibilità di mettere insieme il lavoro e la maternità. Mentre a me sembra che la condivisione sia più importante. I madri e i padri dovrebbero condividere. Cosicché che le mamme non si carichino di tutto. Il tema della genitorialità condivisa è il nostro tema. Parleremo del congedo obbligatorio di paternità, e cercheremo di portarlo a quindici giorni. Parleremo di cose concrete. La maternità e la paternità non sono fatti privati, ma di interesse pubblico. Il futuro del paese dipende dal fatto che i diritti delle madri siano al centro del dibattito sociale. Col mondo dell’informazione, ma estenderemo l’invito a tutti i mondi. E’ importante che si crei un interesse comune. Chiederemo un patto al mondo dell’informazione per aiutarci a raccontare le donne, gli uomini, le scelte necessarie, e raccontare come questo determina un migliore futuro per il paese. Se ci fossero più donne nel mondo del lavoro il PIL aumenterebbe del 7%. Rebndere possibile che più donne lavorino, bisogna che ci sia consapevolezza da parte della classe dirigente. E’ un vantaggio per tutto il paese. Donne che lavorano creano altro lavoro. Condizione più ricca, ospitale e moderna”, sottolinea Titti Di Salvo.

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