Angelo Bonelli sugli incendi ha le idee chiare e sono tutt’altro che positive. Il rogo di Castel Fusanoè un disastro naturale e non è che l’ultimo di una lunga lista. Bisogna agire. Bisogna trovare le cause. Prova a farlo, a modo suo e con le sue parole, il portavoce dei Verdi che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto su questo argomento tremendamente attuale il politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Angelo Bonelli sugli incendi parla da portavoce dei Verdi, giustamente sconvolto dai danni che questi roghi stanno facendo al nostro paese. Lo esprime in modo evidente in diretta su Radio Cusano Campus i cui passaggi più importanti li riportiamo qua di seguito:
Sull’emergenza incendi:
“Sono incazzato come la stragrande maggioranza degli italiani nel vedere andare in fumo il nostro patrimonio boschivo, da un lato perché ci sono interessi della criminalità, dato che gli incendi sono quasi tutti dolosi, dall’altro lato perché le istituzioni fanno il ping pong sulle responsabilità. La gestione e la prevenzione antincendio della pineta del Castel Fusano per legge è affidata al Comune di Roma. In quest’ultimo mese e mezzo ci sono stati 15 roghi in quella pineta, tutti dolosi. Lì ci sono solo due autobotti per il servizio giardini. Se io fossi stato sindaco avrei chiesto al prefetto di convocare d’urgenza il comitato per l’ordine e la sicurezza, dividere la pineta in quadranti e assegnare ogni quadrante ad una squadra di polizia, cosa già accaduta in passato. Alcuni anni fa lì è stata realizzata una piazzola per un elicottero della regione che stazionava in maniera fissa, con una vasca antincendio che ora è stata trasformata in una discarica. E’ un disastro annunciato che denota l’incapacità non solo della Raggi, ma di buona parte della pubblica amministrazione che non ha sviluppato una cultura di prevenzione antincendio, come accade invece in Trentino Alto Adige”.
Sul perché i roghi alla pineta di Castel Fusano:
“Non spetta a me fare ipotesi, ma ci possono essere degli interessi per quanto riguarda la gestione del parco e le aree contigue al parco che possono essere assegnate. Il Comune di Roma non ha ancora aggiornato il catasto degli incendi, quindi quelle aree sono senza vincolo. La pineta di Castelfusano è terra di nessuno, si è trasformata in una baraccopoli, con la prostituzione, dove le famiglie neanche possono accedere. Lì il criminale di turno ne fa quel che vuole. Se quel territorio fosse riconquistato dallo Stato le cose cambierebbero. La lotta contro questi piromani e criminali è possibile”.
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