Cruciverba, Monopoli, e altri giochi celebri, Andrea Angiolino ne definisce dettagli, leggende e curiosità. In “Storie di Giochi” vengono raccontati celebri passatempi attraverso le passioni, e anche i vizi dei potenti, da Togliatti, a Mozart, a Machiavelli, scopriamo quanto certi divertimenti siano sempre esistiti e pure appartenuti a personalità molto in vista. Come per i libri o i dischi anche i giochi appartengono a inventori, non sempre fortunati: vedi il caso del Monopoli. “E’ stato inventato da una signora americana, Elisabeth Magie, che voleva propagandare la teoria della tassa unica sul terreno, era seguace di un certo economista e voleva far vedere come con le rendite sui terreni poteva far fallire gli altri. Durante le crisi del 1929, l’idea è stata venduta da un disoccupato che ci ha fatto i soldi”, afferma Andrea Angiolino a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.
Tutti i più famosi svaghi hanno avuto forti legami con la storia, lo stesso “Monopoli è stato censurato durante il nazismo perché si diceva che era un gioco capitalista. Gebbles non voleva far vedere che viveva coi più alti gerarchi. Avevano strappato per due lire a famiglie ebree ville splendide. Ci chiamiamo nazionalsocialisti, ci diciamo vicini al popolo, e facciamo vedere che viviamo nel lusso. Viceversa alcuni Monopoli era stati usati per far evadere ufficiali da campi di prigionia, per mandare mappe geografiche stampate su seta, denaro. Anche giochi innocenti come acchiapparella ci riconducono alla mitologia. Ci sono storie come quelle del cubo di Rubik che diventa il rompicapo più diffuso al mondo. Mentre, il cruciverba viene proposto come enigma a fine ‘800, senza caselle nere. Successivamente viene proposto come gioco tra tanti, e diventa il primo appuntamento di gioco su un quotidiano e ha un successo incredibile, in tutto il mondo. Simone De Beauvoir ci racconta che viene proibito in Francia quando scoppia la guerra, si teme possa essere usato dalle spie per mandare informazioni in codice oltre i confini. Churcill attardava ad arrivare alle riunioni perché doveva risolvere i cruciverba”, sottolinea Angiolino in trasmissione.
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