“Allarme incendi? Ecco cosa sta accadendo”. Il senatore del PD Stefano Esposito è intervenuto su Radio Cusano Campus. Diverse le tematiche toccate nel corso di ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
QUESTIONE INCENDI: STEFANO ESPOSITO LA PENSA COSI’
“Mi sono fatto un’idea, credo che questa scientificità dei roghi non fosse dovuta a casi di autocombustione. Anche il capo della DIA, Roberti, ha ribadito con chiarezza quello che penso, che dietro ci sia un disegno criminale. Il fine è quello di creare caos in un momento di debolezza della politica, di difficoltà di fine legislatura”.
“INCENDI A FINE RAZZIALE”
“Bruciare la pineta di Ostia a chi può interessare? Lì è impossibile fare speculazioni edilizie. Forse si possono mettere in relazione alcuni incendi al tentativo di togliere spazi ad eventuale insediamenti di campi rom, quindi alcuni incendi potrebbero avere un fine razziale. Mentre sul Vesuvio credo ci sia una matrice della criminalità interessata che ha interessi nel dopo, per bonificare quelle aree o costruire abusivamente”
ESPOSITO HA PARLATO ANCHE DI IUS SOLI
“La tristissima realtà di fine legislatura. Penso che questa scelta di Gentiloni più che un rinvio sia una rinuncia. E si rinuncia a una legge di civiltà. Rinunciare a questa legge è un danno per l’Italia, siamo un Paese che fa fatica ad approvare leggi di un buon senso. Con amarezza dobbiamo prenderne atto. E a chi dice che la maggior parte della gente è contro lo ius soli, rispondo che gli italiani vorrebbero abolire le tasse. Con questa logica il ruolo dei partiti, degli eletti, è del tutto inutile. Se si risponde agli umori del Paese, alla pancia del Paese, che non va mai assecondata, siamo alla fine della politica. La verità è che dovevamo chiudere la legislatura dopo il 4 dicembre, andare a votare e dare all’Italia un Governo concretamente legittimato”.
INFINE UNA BATTUTA DA EX ASSESSORE AI TRASPORTI SUL CASO ATAC
“In questo senso parlo da ex Assessore alla Mobilità di Roma Capitale. Lo dissi in tempi non sospetti, a Roma serve fortuna. Mi auguro che prima o poi non ci scappi il morto. Per ora, viva Dio, la fortuna ha baciato questa città da questo punto di vista. Ora la magistratura farà le proprie verifiche, a me questa gogna mediatica nei confronti del macchinista non mi piace. Può anche darsi che stesse mangiando un panino, ma vi sembra normale che nella metro di Roma ci si debba appellare solo al controllo visivo nella tutela dei passeggeri? I dirigenti di Atac hanno cinicamente messo a disposizione il video per nascondere il vero problema, e cioè che non hanno funzionato i sistemi di sicurezza azionati dai passeggeri. Vi sembra normale che un cittadino romano che sta sulla metropolitana debba confidare solo nel macchinista per la propria sicurezza? I sistemi sono obsoleti e quelli che ci sono non hanno funzionato. E il video l’hanno fatto saltare fuori, secondo me, per dare un colpevole in pasto ai media”.