Bigenitorialità, questa sconosciuta. Il diritto/ dovere di mantenere rapporti continuativi coi figli, anche in caso di separazione o divorzio, in Italia traccheggia, anzi non esiste. Né la legge, né i mezzi di comunicazione, e neppure il buonsenso, aiutano le famiglie all’obiettivo. Per questo nasce il gruppo Facebook Mantenimento Diretto. Per disperazione, per ottenere giustizia, o per vendetta. La stragrande maggioranza dei genitori italiani è costretta a rinunciare, con sofferenza, ai bimbi. La “gran parte delle sentenze separative, prevede affidi monogenitoriali, camuffati da affidi condivisi”, dice Amedeo Paolucci, fondatore del gruppo a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. Mantenimento Diretto vuole dimostrare che l’unica piazza di condivisione possibile è quella virtuale. Qui. vengono raccontate storie, condividi disagi, e speranze future.
“Il gruppo, oggi, è l’espressione della volontà di oltre 15 mila padri separati, o in separazione, di documentare la difficile transizione che il diritto di famiglia e i tribunali italiani stanno compiendo da un modello di affido monogenitoriale, a un modello condiviso”, afferma Paolucci in trasmissione, mostrando un forte scontento rispetto al silenzio mediatico, e opponendosi a quello che i mezzi di comunicazione fanno per migliorare la situazione di certi nuclei familiari. Se la tv e i giornali continuano a tacere, internet parla forte e chiaro. “L’informazione commentata può trovare spazi utili nelle piazze virtuali social. Mi piace pensare che in questi luoghi si sta svolgendo la rivoluzione culturale che porti al rispetto etico della bigenitorialità”, sottolinea Paolucci, soddisfatto del lavoro portato avanti sino ad oggi, certo di essere d’aiuto nei confronti di chi si trova a far fronte ad una situazione troppo difficile. “Staccare un assegno e vedere i figli una volta a settimana è la condizione di molti papà”, aggiunge Amedeo, specificando che è uno dei problemi maggiormente diffusi tra i padri separati, oggi. L’uguaglianza genitoriale è una chimera.
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