Ansia, panico, paura, cosa sono e perché ci bloccano? Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa con Marco Pacifico, e Giada Fiume, psicoterapeuti, e fondatori del CEPIB (Centro di Psicologia Integrata per il Benessere); autori di “Una bussola per l’ansia”, edito Franco Angeli. “L’ansia è uno stato fisiologico che avvertiamo nel nostro corpo, è la nostra parte interna che parla e ci dice che qualcosa ci spaventa, e non riusciamo a prendercene cura. Per questo non riusciamo ad essere centrati rispetto all’obiettivo che vogliamo raggiungere, e veniamo pervasi da quello che ci accade”, afferma Marco Pacifico, in trasmissione.
Chi sperimenta l’ansia è come se avesse un bambino spaventato dentro e un genitore poco capace di prendersene cura. “Bisogna far vivere questa parte di noi, darle nutrimento, ascoltarla. Al momento in cui l’abbandoniamo il bambino si isola, rimane spaventato, e aumenta la sintomatologia ansiosa. Il nostro bambino interno è la bussola che ci dice come orientare il nostro stile di vita”, aggiunge il prof. Marco Pacifico. Generalmente l’ansia si sperimenta in periodi di stress elevato, o in corrispondenza di cambiamenti significativi per poi diventare nel tempo cronica. Alzi la mano chi non ha mai avuto paura di fallire in qualcosa, o chi non ha sopportato un cambiamento che ha percepito troppo più grande di sé. La dottoressa Giada Fiume ha sottolineato i vantaggi dell’ansia funzionale, dicendo “è naturale, a volte anche utile. Ci dà la possibilità di concentrarci, focalizzare le nostre energie e raggiungere l’obiettivo” perché attiva il soggetto verso l’azione: quando però i livelli di tensione divengono eccessivi la normale attivazione dell’organismo viene meno e l’ansia diventa ingestibile. L’ansia è dunque il campanello che ognuno di noi dovrebbe ascoltare per autoregolare la sua esposizione agli stimoli. Impariamo a conoscere le varie aree di noi, il loro dialogo interno. L’ascolto di noi stessi ci consente di trovare la confidenza col nostro corpo ed esprimere le nostre emozioni.
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