Innamoramento, quali effetti sul cervello? Come scegliamo il partner? Sono alcune domande poste all’attenzione della professoressa Grazia Attili dell’Università La Sapienza di Roma, docente di Psicologia, autrice del libro “Il cervello in amore”, edito Il Mulino. “Il cervello, a dispetto di quello che pensano tutti, è il responsabile delle emozioni e dei comportamenti che noi proviamo non solo quando siamo attratti e innamorati, ma anche durante la passione. Anche quando la passione finisce e muta in amore. E’ sempre il cervello che si attiva. Quando abbiamo individuato la persona che riteniamo giusta, si attivano delle aree del cervello che fanno produrre un neurotrasmettitore simile all’adrenalina, che provoca grande eccitazione. E’ una sostanza che si trova anche nella cioccolata. C’è un’altra area importante che si attiva e che produce dopamina. Quando siamo innamorati è come se fossimo dopati”, dice la prof. Attili in radio, aggiungendo informazioni sulla scelta del partner e sulle differenze esistenti tra donne e uomini. 

“Nella fase dell’innamoramento che è la prima fase le donne sono più caute degli uomini. La corteccia prefrontale cessa di funzionare e ci si abbandona a queste emozioni. Le donne utilizzano criteri diversi nella scelta del partner rispetto agli uomini. Se devono individuare la persona giusta per la prole sono attratte da persone di potere, mentre gli uomini utilizzano come criterio di scelta la bellezza, la giovinezza, di una donna. L’essere abbandonati può essere un’esperienza tragica. Siamo predisposti ad attribuire al partner le funzioni di quella che viene detta la figura dell’attaccamento, ovvero proteggere, confortare. Ai primordi della nostra specie se non si aveva una figura di attaccamento non si poteva sopravvivere. Gli adulti individuano nel partner la propria figura di attaccamento, venire abbandonati significa fronteggiare la possibilità di morire. La persona abbandonata cerca disperatamente la persona che l’ha lasciata, vede la persona che l’ha abbandonata continuamente. Si attivano le stesse aree di un dolore fisico, o durante una scottatura. Quando si è abbandonati le donne hanno disturbi maggiori rispetto agli uomini, ansia, disturbi del sonno. La perdita o l’essere abbandonati ha effetti molto più drammatici nelle donne rispetto agli uomini”, sottolinea subito dopo l’esperta evoluzionista a #genitorisidiventa.

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