Antonella Soldo, presidente dei Radicali Italiani, è intervenuta stamattina ai microfoni di ECG, su Radio Cusano Campus. Diverse le tematiche trattate nel corso della sua chiacchierata con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
SUL CASO LEGATO AL PICCOLO CHARLIE GARD
“E’ una questione delicatissima. Davanti a un dolore così grande non necessariamente tutta la politica del mondo deve dire la sua. Attorno a questo corpicino di un bambino di 10 mesi non è in questione il suo diritto, o quello dei suoi genitori, a fare e provare di tutto per dargli una possibilità di vita”.
“NESSUNO STRUMENTALIZZI LA STORIA DI CHARLIE”, DICE ANTONELLA SOLDO
“Le persone che sono intervenute, dal Papa a Trump senza dimenticare i dirigenti del Bambin Gesù, non credo che pensino solo al fatto che ci sono dei genitori che stanno facendo di tutto per dare una possibilità di vita al proprio bambino. Altrimenti si sarebbero sbracciati nello stesso modo con tutti quei genitori che sapendo che i figli vanno incontro a morte certa li mettono sui barconi per mandarli in Europa e dargli un’altra possibilità di vita. Si sta facendo uno scontro ideologico sul corpicino di questo bambino. Non si possono strumentalizzare storie private per battaglie ideologiche o per fare mera propaganda”.
ANTONELLA SOLDO HA PARLATO ANCHE DI ATAC
“Noi vogliamo la liberalizzazione, non privatizzazione di Atac. Liberalizzare vuol dire mettere a gara un servizio pubblico. Mettere a gara vuol dire garantire il fatto che ci sia una concorrenza tra più soggetti per far aumentare la qualità del servizio. Atac ad oggi è un’azienda fallita, con 1.1 miliardi di euro di debito accumulato. Come è stato accumulato questo debito? Con la mala gestione di questa azienda. Il servizio dal 2006 ad oggi è diminuito costantemente. Ci sono 180.000 guasti all’anno. Un incendio di autobus ogni mese. L’età media di un autobus è di 10 anni, di un tram è di 32 anni. Forse alcuni movimenti e alcune organizzazioni sindacali pensano di poter mantenere alcuni privilegi”.
LIBERALIZZAZIONE PER SCONGIURARE UNA PRIVATIZZAZIONE
“Senza liberalizzazione di Atac avverrà una vera privatizzazione, destinata ad essere regalata a qualche amico degli amici che licenzierà buona parte dei dipendenti perché avendo a che fare con un’azienda fallita non avrà altro modo di risanarla. La sindaca Raggi dice che Atac è il fiore all’occhiello della città, ma qualsiasi romano o qualsiasi turista si trovino ad avere a che fare con il trasporto pubblico di Roma sa bene a cosa va incontro quando prende gli autobus. Vogliamo portare a referendum due milioni di romani. In questo weekend ci sarà una grande mobilitazione, dobbiamo raccogliere 30.000 firme. Cercheremo di farcela e invitiamo tutti a darci una mano. I romani devono esprimersi su Atac”.