“Cosa ne penso delle ragazze ombrello? Non siamo sessisti o maschilisti, siamo dei pirla”. Stefano Esposito, senatore Pd, risponde così a Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio in diretta su Radio Cusano Campus. I due gli avevano chiesto un giudizio sulle immagini arrivate da un convegno con esponenti Pd a Sulmona.
STEFANO ESPOSITO SULLE ‘RAGAZZE OMBRELLO’
“Se noi del Pd siamo più sessisti o più schiavisti? Siamo dei pirla! Ma se piove, l’iniziativa la interrompi, punto. Ma perché devi mettere delle persone a tenere l’ombrello? Una scena del genere non l’ho mai vista. Al di là della polemica che ne è nata, l’ho trovata una cosa sgradevole, anche se fossero stati uomini. E’ una cosa brutta. Siamo dei pirla, vale il fatto che ci fossero delle ragazze a farlo ma direi lo stesso se ci fossero stati degli uomini”.
“BRUTTA IMMAGINE DELLA POLITICA”
Lì c’è un’immagine della politica che io proprio non condivido. La politica è normalità. Un dibattito politico si può fare o non si può fare, non è una roba indispensabile, che si debba fare a dispetto degli eventi. Se piove, il dibattito politico all’aperto non si fa. Punto. Non partecipo alla polemica sul sessismo, ma l’immagine mi ha rattristato”.
NON SOLO RAGAZZE OMBRELLO. ESPOSITO SULLA QUESTIONE MIGRANTI
“Le cose non vanno nel verso giusto. L’Europa, Macron, l’Austria non stanno comprendendo la gravità della situazione. E questa cosa la definisco una presa per il culo per l’Italia. Il tempo delle pacche sulle spalle deve finire, questo è un problema serissimo. Gentiloni è stato molto chiaro ieri, bene i protocolli ma ora servono fatti concreti. Non intravedo il giusto atteggiamento in questo senso da parte dei principali Paesi dell’Unione Europea. Non se la possono cavare con qualche pacca sulle spalle o con la proposta di darci qualche soldo in più. Che ci hanno scambiato per la Turchia? Pensano di poter dire all’Italia che siamo una base d’arrivo? Pensano di dirci ‘vi diamo i soldi ma non rompeteci le palle’? Questa mancanza di rispetto nei confronti dell’Italia non può continuare”.