Codice antimafia Ingroia? Le parole dell’ex magistrato su questo argomento non sono esattamente positive e leggere. Di certo, a prescindere dal giudizio che si ha sul suo operato politico, è indubbio che sul tema abbia esperienza e vissuto da poter rappresentare un interessante punto di vista. In cosa si riassume la sua critica? Antonio Ingroia è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia e noi vi riportiamo le sue dichiarazioni più rilevanti ad hoc su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Cosa ne pensa del nuovo codice antimafia Ingroia? Non cose del tutto positive o, meglio, cose positive sulle premesse ma meno buone quando si parla della sua attuazione. Ecco i passaggi clou delle sue dichiarazioni rilasciate in diretta su Radio Cusano Campus:

Riguardo il nuovo codice antimafia:

“Si era giunti quasi al nastro d’arrivo di un’importante riforma che era stata spinta da associazioni antimafia come Libera e della Commissione Antimafia, che prevedeva l’estensione di confisca e sequestro anche per i politici corrotti e invece al Senato c’è stata un’inversione di marcia, con l’inserimento da parte del PD di un emendamento che limita l’applicabilità delle misure di prevenzione ai soli casi in cui insieme alla corruzione viene contestata anche l’associazione per delinquere. La corruzione è l’altra faccia della mafia e dalla politica è arrivata un’auto assoluzione di un parlamento pieno di inquisiti. Per l’ennesima volta la casta politica ha stracciato le tante firme che erano state raccolte dalla popolazione. Ci sono ampi settori del parlamento che temono questa legge rivoluzionaria, su questo si giocano anche complicate alleanze politico-parlamentare su temi come la legge elettorale. Che paura hanno? Allora c’è da sospettare…”.

Sul fermento nella sinistra italiana: 

“Da un lato c’è un fermento positivo in uno spazio che è deserto, la necessità di riconquistare battaglie politiche e sociali abbandonate da un PD che è molto lontano dal suo patrimonio culturale e politico. Dall’altro lato però sono tutte formule politicistiche, addirittura la formula sinistra, centro… Sono cose che allontanano i cittadini dalla politica. Sono pronto ad impegnarmi in prima persona per varare una grande alleanza di tipo civico-costituzionale. Il popolo del no al referendum deve trasformare quel successo elettorale in un impegno politico per applicare la Costituzione”. 

ASCOLTA QUI IL PODCAST DELL’INTERVISTA SUL CODICE ANTIMAFIA INGROIA