Giuliano Pisapia ex sindaco di Milano, è pronto a formare un nuovo movimento politico: Campo Progressista. La scelta, come Pisapia più volte ha sottolineato è basata su un’idea progressista e di unione di tutte le forze democratiche. Questo progetto ha uno scopo ‘bottom-up’, cioè che prevede una vera e propria scossa dal basso. La scossa che Pisapia stesso definisce la ‘formula magica’, ha come intento quello di ridare ossigeno ad una politica priva di legami e connessioni con i veri problemi quotidiani dei cittadini.

“L’obiettivo è la costruzione di un nuovo soggetto politico che trovi il suo spirito e le sue idee dai territori che, per un anno, si sono impegnate nella costruzione di un campo aperto, progressista, che non si limiti a criticare, ma dia risposte concrete ai bisogni del Paese: le diseguaglianze, le differenze Nord-Sud, i temi del lavoro”. La manifestazione che ha come slogan “Insieme. Nessuno escluso” mira quindi ad unificare tutti i tipi di interesse ponendo al centro, come protagonisti, i giovani.

In questo momento storico dove lo scenario politico è caratterizzato da instabilità e confusione, Pisapia ha optato per una tattica funzionale volta all’innovazione e all’apertura. Quest’ultima caratteristica ha portato così Renzi, qualche settimana fa, a credere in una grande coalizione. La situazione però, non è quella auspicata dal premier.

“Il nostro progetto è autonomo da quello del P. D. e in netta discontinuità con gli accordi e alleanze con destra e centro destra che il P. D. ha portato avanti. Il P. D. di Renzi ha l’idea della sua autosufficienza e ha ribadito più volte che il segretario eletto è il candidato premier. Non condivido la scelta, né si costruisce una coalizione con tali presupposti”. Così ha risposto Pisapia nell’intervista al Q. N., evidenziando come il P. D. non sia autosufficiente e come invece un nuovo movimento possa restituire fiducia ad un popolo che ormai ne è privo.

La data fissata per la prossima manifestazione è il 1 luglio 2017 a Piazza Santi Apostoli di Roma. I punti che verranno trattati sono riconducibili ad un unico pensiero di base: unire la buona politica alle buone politiche. Redistribuire così la ricchezza e dare molte più opportunità ad un Paese fermo ed ingiusto. ‘Valori, obiettivi, priorità che indicano la direzione da seguire. Essi rappresentano gli unici veri confini della nostra azione politica. Da sempre questi ci accomunano e allo stesso tempo differenziano dai populismi e dalle politiche di destra. ’