Belladonna successo in America? Mentre in Italia ci si arrovella sulla distinzione tra indie e main e per accedere ai network radiofonici ci si deve mettere in fila alla corte dei vari Mammasantissima, il resto del mondo non perde tempo in quisquiglie. Lo sanno bene i Belladonna, che, dopo i fasti dei loro tour internazionali, mettono un  nuovo tassello nel palmares della loro carriera: sono ufficialmente la band italiana più amata e sincronizzata da Hollywood. Tra spot tv, teaser cinematografici e documentari, il gruppo capitanato da Dani Macchi e Luana Caraffa sembra non volersi fermare più. Cerchiamo di capirne di più scoprendo anche in cosa consiste la loro nuova pubblicazione “Belladonna Soundscapes Collection Vol.1”.

Belladonna successo in America? Sì perché sono usciti dalle paludi della tristezza dell’Italia. Come Atreiu ne “La storia infinita”, hanno alzato i tacchi dalla fanghiglia nostrana e sono volati sulla testa del Fortunadrago verso gli Stati Uniti. Il risultato è semplicemente sconvolgente: due loro brani sono stati utilizzati in due spot TV americani di “My Cousin Rachel”, il thriller noir Hollywoodiano appena uscito con l’attrice premio Oscar Rachel Weisz come protagonista e, in un piccolo ruolo, anche con l’italiano Pierfrancesco Favino.

Le sincronizzazioni 

Non solo.  è stato incluso nei titoli di coda del documentario americano “Here I’ll Stay”, co-prodotto da Laura Poitras, la regista premio Oscar di “Citizen Four”. Non una novità per i musicisti romani, però, considerando che le loro creazioni erano già state usate negli spot internazionali dei film “Minions”“Fantastic 4” e “Split”. Belladonna successo in America? Sì e da indipendenti e autoprodotti. Non farà piacere al circuito nostrano che tenta disperatamente di mantenere il controllo sull’offerta culturale tricolore non considerando la forza dirompente del web.

Il nuovo album 

Tutti questi brani di cui abbiamo parlato sono contenuti in “BELLADONNA SOUNDSCAPES COLLECTION VOL.1”, (di cui vi mettiamo la copertina come immagine dell’articolo) una collezione di oltre 200 brani musicali che la band ha realizzato utilizzando elementi sonori dei loro album ottenendo oltre 3 ore di musica concepita ad hoc per essere sincronizzata e distribuita esclusivamente all’interno dell’industria cinematografica a Los Angeles. Nuovo record per il gruppo di Rock Noir; un prodotto così è, infatti, innovativo perché una collezione simile non è mai stata realizzata da alcun artista al mondo finora.