“Mare, mare, ma che voglia di arrivare”, cantava Luca Carboni nel 1992. Il singolo del cantautore bolognese veniva inserito nel quinto album in studio “Carboni”. Il pezzo rimane un evergreen per gli amanti della bella stagione, ed evocativo per chi vivrebbe il mare pure nel periodo invernale, visti gli innumerevoli benefici. Il mare cura sedici malattie, fa bene agli adulti, diverte i bambini. Nel secondo caso bisogna stare accorti all’esposizione “al sole diretto. Nel bambino piccolo sono molto frequenti i colpi di calore. Il bambino ha una pelle molto sensibile, può andare incontro ad arrossamenti, se non ustioni. Quindi, è necessario evitare che i bambini prendano il sole diretto”, ha fatto sapere il prof. Alberto Ugazio, responsabile per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Crescendo le cose cambiano, “quando i bambini diventano più grandi valgono le stesse regole dell’adulto abbiamo tutti i benefici del sole, ovvero favorisce la sintesi di vitamina D, oggi più carente che in passato. Favorisce la ossificazione, ovvero la formazione dell’osso. Le funzioni della vitamina D e i benefici riguardano il sistema immunitario, le difese, anche rispetto allo sviluppo del sistema nervoso centrale”, questo è quanto ribadito dal prof. a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. Vista la stagione, ricordare ai genitori come sarebbe più giusto comportarsi al mare coi figli, e con se stessi, non è nocivo, seppure è risaputa l’importanza dell’abbigliamento. Torniamo a ricordare, dunque, che prima dei tre anni “non va mai dimenticato il cappellino, abiti di cotone leggero, ma con le maniche lunghe, i pantaloncini lunghi nei primissimi anni di vita. E le creme solari che devono essere alte. Le cose cambiano verso i tre, quattro anni, ma bisogna stare accorti nelle ore centrali della giornata, dalle 13 alle 16. Oggi sappiamo che un’eccessiva esposizione al sole, coi raggi ultravioletti, può favorire l’insorgenza di tumori. I bambini non bisogna portarli in spiaggia tra le 11 e le 16. Attenti che non prendano il sole diretto, ma quello indiretto fa benissimo”, ha aggiunto il dottore durante la mattinata radiofonica.
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