Maturità. Quando il giorno più lungo dell’anno coincide con quello più emozionante, la prima prova scritta dell’esame di maturità, per gli studenti italiani si mette davvero male. In 500mila circa si sono presentati stamattina presso le loro scuole di appartenenza e una manciata di minuti dopo il loro ingresso hanno scoperto che spifferi, indiscrezioni e soffiate sulle temute tracce erano andate lontano anni luce dalla realtà dei fatti. Il terremoto, la natura minacciata, il significato di progresso, il mondo del lavoro che cambia. Nulla di previsto né di prevedibile, tematiche e autori in linea con la società contemporanea ma raramente affrontati durante il corso dell’anno scolastico. Radio Cusano Campus ha contattato Daniele Grassucci, direttore responsabile del portale Skuola.net, per chiedergli un commento a caldo sulle tracce uscite e sulle reazioni degli studenti alla sorpresa più clamorosa, quel Caproni illustre sconosciuto che ha rappresentato per i maturandi lo scoglio dell’analisi del testo. A poche ore dalla fine della prima prova le tracce già dividono nettamente il fronte dei commentatori, tra chi sostiene che gli spunti forniti dal Ministero siano particolarmente stimolanti seppur raramente affrontati durante l’anno e chi li considera un modo per mettere in difficoltà gli studenti.
Grassucci, partiamo dalla sua maturità, la rifarebbe? Oltre a quella che ha regolarmente sostenuto, di quanti esami di maturità si è dovuto occupare dal punto di vista professionale?
“Io il mio esame di maturità non lo ripeterei, me lo ricordo come un ostacolo particolarmente probante anche se lo affrontai con la commissione composta interamente da professori interni. Per quanto riguarda il numero di esami di Stato che mi hanno visto protagonista siamo a quota 17: uno l’ho superato da studente mentre gli altri 16 li ho approcciati più dal punto di vista professionale. Posso dirvi sinceramente che ogni anno mi porto dietro un po’ dell’ansia degli studenti, so bene quello che passano e non mi lascia mai indifferente”.
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