Correlazione antidepressivi suicidi? Un tema molto attuale dopo le dichiarazioni della moglie di Chris Cornell che quasi “incolpa” le medicine della rock star del gesto estremo. Lo affrontiamo con le persone atte a parlarne che, declinate nella nostra diretta, significa il Dott. Santo Rullo, psichiatra e psicoterapeuta, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto su questo possibile link l’esperto a Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

La correlazione antidepressivi suicidi esiste, non è frutto di voci di corridoio. Ovviamente si tratta di un tema molto complesso che non può essere semplificato dall’uscita disperata della moglie di Chris Cornell. Cerca di dettagliarlo un po’ di più il Dott. Santo Rullo, psichiatra e psicoterapeuta. Ecco cos’ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus:

Sul fatto che, secondo il rapporto “Osserva Salute 2016”, in Italia il ricorso agli antidepressivi e il numero dei suicidi aumentano di pari passo: 

“Gli antidepressivi sono farmaci che vengono utilizzati nei casi di depressione e disturbi bipolari e queste due sono le categorie in cui avviene più frequentemente il suicidio –ha spiegato il Dott. Rullo-. Il suicidio può avere varie cause tra cui l’utilizzo errato di farmaci. Il problema è quanto le depressioni stiano aumentando o quanto la popolazione regge meno quelli che noi chiamiamo i disturbi dell’adattamento con umore depresso. Il medio disturbo depressivo va trattato con gli antidepressivi, un lutto non complicato non va trattato con antidepressivi”.

Sul perché ci si rifugia negli antidepressivi:

“Ci si rifugia negli antidepressivi, come scorciatoia per non affrontare i problemi. I media ci propongono modelli di successo, chi non ha successo e chi fallisce è una persona che non si sente più in diritto di esercitare la vita come gli altri. Poi vediamo anche questi fenomeni come il Blue Whale, con il suicidio che serve a diventare protagonisti di un evento sociale di massa”.

Sull’utilità dei foglietti illustrativi:

“In tutti gli antidepressivi il foglietto illustrativo spiega che il farmaco potrebbe causare anche un evento suicidario. Da una parte c’è il business per cui le compagnie del farmaco non vogliono ripagare gli eventi avversi, dall’altra c’è il fatto che l’antidepressivo fa effetto dopo 3 settimane e in quelle 3 settimane una persona potrebbe suicidarsi in assenza dell’effetto del farmaco”.

ASCOLTA QUI IL PODCAST DELL’INTERVISTA DEL DOTT. RULLO SU CORRELAZIONE ANTIDEPRESSIVI SUICIDI