Maurizio Bianconi, deputato di Direzione Italia, è intervenuto su Radio Cusano Campus. In ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.Diversi gli argomenti trattati. Da Consip a Verdini, da Di Maio a Di Battista. 

IL DEPUTATO HA COMMENTATO LE RECENTI DICHIARAZIONI RILASCIATE DA DENIS VERDINI AL CORRIERE DELLA SERA

“Ha detto che Renzi voleva un governo Gentiloni fragile e che Berlusconi pensava solo a non fare una lista con Salvini? Decide di dirlo ora per far capire che o lo fanno contento o vuota il sacco. Sta ricattando? Sta dicendo qual è il suo peso politico, se apre la bocca lui su tutte le trattative tra Renzi e Berlusconi…Lui è andato via d’accordo con Berlusconi, gli ha fatto da truppa ausiliaria, vedrete che in qualche modo lo accontenteranno”.

IL PARAGONE CALCISTICO

“Verdini è un uomo di spessore, tra questi nani è uno che ci sa fare. Ora apparentemente non è più strategico, in realtà siamo arrivati a questo punto proprio grazie al suo lavoro. Verdini, per fare una metafora calcistica, è il direttore sportivo di Berlusconi, il Galliani di Forza Italia. Ha trattato Verdini con Renzi per conto di Berlusconi. Come Confalonieri lo è stato per Mediaset”.

LA LETTURA DI MAURIZIO BIANCONI SUL CASO CONSIP

“Marroni era un funzionario della Regione Toscana, un modesto funzionario renziano. In virtù di questa dote è andato a dirigere l’azienda più importante d’Italia. E’ uno a cui si farebbe fatica anche ad affidare la Firenze parcheggi. Eppure gli hanno dato Consip, perché era un uomo fedele. Se tu metti uno inadeguato in un posto, poi quello si convince davvero di comandare. Ora lo vogliono mandar via e lui dice che se ne va col cazzo. Lui non può pagare una sua testimonianza con le sue dimissioni. Abbiamo fatto una cosa all’italiana, abbiamo fatto una centrale unica d’acquisto per non imbrogliare e invece così si imbroglia meglio. E Renzi non ha aiutato, perché invece di metterci uno capace ci ha messo un guardabottega”.

INFINE UNA BATTUTA SU DI MAIO

“Di Maio non è che faccia della cultura il suo bigliettino da visita. Vi racconto una barzelletta. La fidanzata di Di Battista si chiama Sara, la fidanzata di Di Maio si chiama Sarebbi”.

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