Marta Modugno, dell’Ufficio Job Placement dell’Università Niccolò Cusano, ci racconta la sua esperienza in Portogallo con l’Erasmus Plus. “Tra le mille opportunità che il nostro Ateneo ci riserva una di quelle più rilevanti è sicuramente l’esperienza Erasmus Plus. Nell’ottica di voler far crescere l’Unicusano all’estero è importantissimo capire come gli atenei europei organizzano il loro lavoro, sia da un punto di vista didattico che organizzativo. Per me l’esperienza nell’Universidad do Algarve (Faro – Portogallo) è stata la mia seconda mobilità staff”.

Erasmus Plus in Portogallo: l’Universidad do Algarve

“La staff week alla quale ho preso parte nell’ultima settimana di maggio – continua Marta Modugno –  è stata creata con l’intento di poter sviluppare, attraverso workshop e dibattiti, le idee alle volte embrionali che le diverse università rivolgono al proprio settore placement. E’ interessante, nonché costruttivo, capire come tale settore sia completamente diverso dall’idea italiana di collaborazione Università-azienda.  Di gran lunga più organizzata, con una realtà affermata, la sinergia che le aziende instaurano con le università. Fondamentale è stato capire come i referenti delle università che hanno partecipato alla mobilità (Francia, Polonia, Germania, Lituania, alcuni esempi) hanno illustrato come sviluppano il percorso dei propri studenti per prepararli al meglio al contesto lavorativo”.

Erasmus Plus: il job placement in Portogallo

Visita culturale a Faro
Studio e svago in Erasmus

“Durante gli anni accademici gli studenti attraverso eventi organizzati dal career service sviluppano competenze fondamentali per il loro futuro professionale e lo fanno grazie anche ad incontri periodici con i referenti aziendali che mettono a disposizione la propria esperienza. Quello che mi ha meravigliato è stata la naturalezza con la quale hanno spiegato il loro lavoro, nessuna difficoltà a cercare aziende che vogliono investire nei propri studenti; ben lontano da quello che ad oggi è il progetto italiano di collaborazione”.

Erasmus Plus: alumni

“Un’ulteriore informazione positiva è stata quella relativa all’Alumni. Gran parte delle Università europee ha creato un club di studenti laureati presso i propri atenei con l’intento di proseguire il lavoro accademico e di farli sentire parte di una realtà importante. Gli alumni anche dopo la conclusione del percorso universitario restano in contatto con il proprio ateneo partecipando periodicamente alle attività organizzate per loro, diventando alle volte anche diretti organizzatori. Continuano sostenendo la propria università anche economicamente, basti pensare alle diverse attività no profit alle quali partecipano”.

Erasmus Plus: considerazioni finali

“Dal punto di vista professionale la mobilità Erasmus Plus mi ha dato modo di allargare le mie vedute e di portare in Italia informazioni che possono sicuramente sviluppare al meglio il mio ufficio cercando di dare un’impronta internazionale. Non da meno la crescita personale che inevitabilmente si sviluppa quando si entra a contatto con usi e costumi differenti dai nostri. Per me che non ho modo di seguire un corso di inglese è anche un’ottima possibilità per sviluppare le competenze linguistiche. Onestamente io consiglierei a tutto il personale della nostra università di prenderne parte”.