Continua a spopolare nel web il caso di Fiamma Negrini, la ventenne fascista eletta in Consiglio comunale a Sermide-Follonica, il nuovo Comune nel mantovano sorto dalla fusione di Sermide e Felonica. Iscritta alla lista “Fasci italiani del Lavoro” ottiene alle amministrative di domenica il 10,4% dei voti.

La neoeletta Fiamma Negrini nel suo programma elettorale ha parlato di viabilità, trasporti e agricoltura compresa la valorizzazione dei prodotti Dop del territorio del comune mantovano.

La polemica sul web

Subito esplode la polemica, capeggiata da Laura Boldrini, terza carica dello Stato, che ha mostrato  perplessità sul piano giuridico. “L’ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico, come rilevato, tra gli altri, dall’Anpi – sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista.” scrive la presidentessa a Marco Minniti per dire no alla lista e a Fiamma Negrini.

La risposta del Viminale non si è fatta attendere. Subito  “ha revocato le designazioni dei funzionari competenti della settima sottocommissione elettorale circoriandale di Mantova, competente per quel Comune”.

La colpa è stata quella di aver ammesso la lista fascista. Il provvedimento, però, non ha avuto alcun effetto sull’esito delle urne: la revoca dei funzionari riguarderà le prossime tornate elettorali.