La lotta per la Serie B è oramai diventata una cosa a quattro. E’ partita con un mega-playoff da ventisette piazze, realtà, club, e siamo alle semifinali. In parecchi addetti ai lavori hanno affermato quanto risulta evidente: un posto per tante pretendenti è ben poca cosa, rispetto a quanto è lunga la stagione, e se paragonato agli sforzi dei presidenti interessati, una volta ottenuti dall’urna dei tre gironi i nomi delle vincitrici della stagione regolare. Che, ricordiamo, sono stati la Cremonese, allo sprint sull’Alessandria, nel girone A, il Venezia nel girone B, capace anche di vincere la Coppa Italia nella doppia finale contro il Matera, e il Foggia, nel girone C. Squadra, quella pugliese, che a un certo punto, sospinta da un enorme quanto determinato pubblico, ha cambiato passo e nemmeno il Lecce ha potuto tenere testa ai cugini rosso-neri guidati da Giovanni Stroppa. Per la piazza salentina, poi, la fine dei sogni, sarebbe arrivata dagli undici metri, recentemente, sul rettangolo di gioco del “Moccagatta”, dopo un doppio pareggio contro il quotato e arrabbiato Alessandria. Una squadra, quella grigio-azzurra, che a sua volta ha dilapidato, durante le trentotto giornate giocate, un clamoroso vantaggio di ben dodici punti.
Le semifinali per andare in Serie B sono Parma-Pordenone e Alessandria-Reggiana con gara unica da giocare oggi e domani a Firenze. Non si fanno più conti con l’andata e il ritorno, con le differenze reti. Adesso bisogna vincere. Destinazione serie cadetta. Chi è arrivato qui con una migliore condizione e l’assoluta concentrazone merita il salto di categoria nel secondo campionato nazionale. Chi non ce la fa, come era una volta nelle scuole superiori, è rimandato. E pure se a settembre, di un anno…
Fonte foto: Si ringrazia Sky Sport