PLAY-OFF DI ECCELLENZA DESTINAZIONE SERIE D
Ecco le 7 sorelle neopromosse
L’Aprilia è tornata, dopo un solo campionato, in Serie D. Undici mesi di purgatorio nel girone B di Eccellenza, con un secondo posto finale dietro al Cassino, e la lotta per ottenere la piazza valida alla partecipazione ai play-off con l’Audace Savoia Genazzano, che per il secondo anno, imbottita di giovani, si è confermata la società di maggiore lungimiranza; e la Vis Artena, che per il secondo torneo di fila, ha dato l’idea di aver gettato il campionato alle ortiche.
L’Aprilia ha perso due domeniche fa a SassoMarconi per 1-0 subendo la rete nel quarto d’ora finale. Questa volta ha dimostrato tutta la sua compattezza vincendo per 2-0 ed evitando l’insidia rappresentata dai tempi supplementari! Il primo gol delle rondinelle pontine è arrivato poco prima dell’intervallo tra le due frazioni di gioco, e lo ha segnato Casimirri. Il punto decisivo è giunto su calcio di rigore, al 75’, con la massima punizione trasformata da Bussi. Con il raddoppio la formazione di Mauro Venturi ha difeso con le unghie e i denti la propria metà campo dimostrando di essere arrivata anche in buona condizione generale, di fronte al momento decisivo della stagione.
Se una laziale allarga il panorama delle realtà rappresentate in Serie D, le altre 6 compagini promosse sono: una sarda, il Budoni, una pugliese, l’Altamura, una lombarda, che ha vinto il derby con una corregionale, e parliamo del Pavia, antica gloria per molti anni capace di oscillare tra la C2 e la C1. E ancora, una marchigiana, il Fabriano Cerreto, una veneta, anche in questo caso uscita da un derby, la Clodiense Chioggia Sottomarina, e una siciliana, la Folgore Selinunte già Folgore Castelvetrano, appartenente alla provincia di Trapani. Per la Folgore si tratta di un atteso ritorno, nel campionato interregionale. Una vetrina che, dopo la riforma della precedente Serie C in Lega Pro e l’eliminazione della vecchia C2, è tornata, dopo tanti e tantissimi anni, a essere come la Quarta Serie degli anni ’60 e ’70.
Sono rimaste fuori una squadra abruzzese, il Francavilla, due campane, l’Audax Cervinara, provincia di Avellino, e il San Giorgio a Cremano, superata dal Team Altamura: quindi l’emiliana e bolognese SassoMarconi, il Bozner, Alto Adige. E le due sconfitte nelle sfide “fratricide”, la veneta Union San San Giorgio Sedipo (Belluno), e la Romanese di Romano di Lombardia, provincia di Bergamo, lombarda estromessa dal Pavia.
La partita più equilibrata è stata quella giocata in provincia di Olbia e Tempio Pausania, con il Budoni vincente in gara-1 per 3-2, sul rettangolo del Bozner. Che, ammirevolmente, ha avuto la forza di imporre, nei tempi regolamentari, lo stesso risultato alla formazione sarda. Il Budoni avrebbe poi avuto la forza e la precisione per segnare un terzo e fondamentale gol nei trenta minuti supplementari, tornando in Serie D.
I dettagli delle doppie sfide – Tra parentesi i risultati delle partite d’andata.
AUDAX CERVINARA-FOLGORE SELINUNTE 2-1 (1-3) Giocata sabato – Reti: 22’ Saginario (A.C.), 37’ Comegna (F.S.), 55’autorete Lombardo (A.C.).
APRILIA-SASSO MARCONI (0-1) 2-0 FINALE – Reti: 44′ Casimirri, 73′ Bussi su rigore.
BUDONI-BOZNER (3-2) 3-3 D.T.S. FINALE
SAN GIORGIO-TEAM ALTAMURA (0-2) 0-0 FINALE
CALCIO ROMANESE-PAVIA 1911 (1-1) 0-2 FINALE
FRANCAVILLA-FABRIANO CERRETO (0-0) 1-1 FINALE
UNION SAN GIORGIO-CLODIENSE (2-2) 0-2 FINALE
Gli esiti – Folgore Selinunte, Pavia, Team Altamura, Aprilia, Fabriano Cerreto, Clodiense e Budoni promosse in D.