Riguardo il caso della donna ricoperta di formiche in uno dei reparti dell’Ospedale San Paolo di Napoli è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso del programma Genetica Oggi, condotto da Andrea Lupoli, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione Sanità, affermando come:
“Sono sei mesi che segnalo la situazione igienico-sanitaria di quel reparto. Purtroppo se ne sono fregati finché non sono intervenuto facendo quelle foto. E’ una vicenda inquietante, non è un episodio di malasanità ma di mancanza di umanità, non è accettabile che una persona venga lasciata in quelle condizioni. E’ disumano, io mi impegnerò con tutte le forze affinché i responsabili paghino per quello che hanno fatto”.
“La Lorenzin dovrebbe mandare i NAS nel suo ministero, sono tre mesi infatti che aspettiamo il nuovo commissario che dovrebbe subentrare all’altro commissario, nominato sempre dalla Lorenzin, che ha fallito. Il Ministro invece di pensare ai giochini romani, nomini il commissario della sanità Campania. Il Ministro Lorenzin ha delle responsabilità inimmaginabili, per i suoi interessi politici ha creato gravi danni al Sistema Sanitario Campano, oltre a quelli che già abbiamo”
“Il San Paolo è un ospedale allo sbando, ci chiediamo se non sia il caso di smantellare tutto e ripartire da capo. Sono tre gli ospedali che controllo da sempre: Il San Giovanni Bosco, Il Loreto mare e il San Paolo appunto. Sul Loreto mare ho fatto scoppiare una guerra punica sui furbetti del cartellino, sul San Paolo c’è il problema della sporcizia e sul San Giovanni Bosco c’è il problema delle barelle e della gente messa a terra. Per questo mio controllo sono sempre stato minacciato, mai come in questo periodo. Io ho fatto denunce contro la Camorra, ma adesso che sto impattando sul sistema sanitario e sindacale sanitario mi arriva di tutto. Hanno mandato un dossier su mio padre, scrivendo cose incredibili, omettendo però un piccolo particolare: mio padre purtroppo è morto da oltre tre anni. Qualcuno però deve rompere il muro e spero di riuscirci io”.
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