Il secondo cervello ha una sua mente emotiva, e inconscia, che guida tutto ciò che facciamo. E’ un grande memorizzatore, fin dal periodo prenatale, tant’è che accoglie le emozioni che viviamo: per questo si dice che pensiamo e decidiamo con la pancia! Il che può rappresentare un pericolo. Se la pancia ha immagazzinato preoccupazioni, ansia, o stress, penseremo e decideremo con le emozioni di cui sopra. L’ideale sarebbe che i due cervelli si fondessero, e che si agisse, e si decidesse, coi due cervelli allineati. Sono alcune informazioni ribadite da Armando Ingegnieri a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. Ma come funziona il primo e il secondo cervello? “La pancia dà input alla nostra logica, e la logica deve mettere insieme questi due input: logico ed emotivo, e fonderli”, dice Ingegnieri in trasmissione.

“C’è chi prende decisioni di pancia, di cervello logico, o di tutti e due messi insieme, sarebbe l’ideale, ma non sempre è possibile. Il cervello della pancia è autonomo, rispetto al primo, memorizza, è il deposito del nostro vissuto. In base al deposito effettuato gli input possono essere minori o maggiori, al cervello della testa. In base a queste informazioni, quelle che arrivano al cervello della testa fa sì che si prendano decisioni giuste o sbagliate. Pertanto, se ho vissuto esperienze che mi hanno creato ansia e paura, queste le ho memorizzate nella Memoria Emotiva del Secondo Cervello, e mandato input alla mente logica della testa referenti alla paura, all’ansia, dipende tutto dal deposito emotivo che ho messo dentro di me. Questo secondo cervello è la sede del nostro inconscio, ha delle regole e delle comunicazioni verso l’interno e l’esterno ben precise. L’individuo nasce già con un’impostazione di struttura di base al momento in cui viene concepito dai genitori. Man mano che il feto crescerà nella pancia della mamma continua la sua evoluzione. Al momento della nascita la bambina ha una struttura psicologica ben chiara. Questo nostro secondo cervello ha una struttura psicologica di base, e dei valori primari e secondari. Noteremo che ci sono dei comportamenti rigidi, duri, che pensano più a se stessi che agli altri, o al contrario, pensano prima agli altri poi a se stessi. Già da questi comportamenti possiamo evidenziare che ci sono due strutture di base concepite, emanate dai genitori, al momento del concepimento”, ha aggiunto l’autore di “L’individuo e la Psicologia del Secondo Cervello”, Autentica Editore. Ci siamo soffermati inoltre, sul ruolo simbolico del genitore, e abbiamo spiegato come curare il secondo cervello.

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