Terremoto in Italia dopo le elezioni amministrative. Che conseguenze portano con sé questi risultati? Lo commenta il Sen. Andrea Marcucci (PD) che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco le direzioni che dà la bussola del politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Il tutto in diretta per creare la notizia nell’interesse del cittadino.
La morte dei Cinque Stelle? La gente che non vota più neanche per il sindaco? Molti sono i temi sul tavolo di questa discussione dell’opinione pubblica dopo le Elezioni Amministrative di ieri. Li discute in prima persona il Senatore Andrea Marcucci del Pd. Ecco i suoi interventi ai microfoni di Radio Cusano Campus:
Circa i risultati amministrative: “I principali dati che emergono da queste elezioni sono la disaffezione al voto e il disastro dei 5 Stelle. La disaffezione al voto ci deve far riflettere tutti, anche se c’erano tanti candidati civici. Vuol dire che c’è una difficoltà da parte del popolo ad identificarsi in una classe dirigente. Questa situazione ricade anche sulle nostre spalle, sarebbe stupido negarlo. Ovviamente se in Italia grande parte del corpo elettorale decide di non andare a votare ce ne dobbiamo far carico tutti”.
Sul senso del voto: “Forse finalmente il corpo elettorale si è reso conto che la strada dell’Italicum dava una semplificazione del sistema, dando una logica di rappresentanza in parlamento e anche di governabilità del Paese. Gli italiani l’hanno bocciata e di conseguenza si è presa un’altra strada. Oggi questa pesantissima sconfitta elettorale del M5S rimette in discussione la logica tripolare. Purtroppo temo che il voto parlamentare della scorsa settimana sulla legge elettorale annulli quel poco di maggioritario che avevamo inserito. Ora capisco perchè i 5 stelle avevano paura di un sistema elettorale come quello delle amministrative, perché sapevano di essere così deboli sul territorio”.
Sul Centrosinistra: “Ci deve essere una riflessione attenta sugli schemi delle alleanze in particolare nel centrosinistra. Io credo che quando c’è personale politico autorevole, poi la proposta diventa credibile e intorno alla proposta si crea un’alleanza. Pisapia? Chi ci starà sarà ben accorto, noi abbiamo il dovere di confrontarci con tutti. La questione delle alleanza va presa in seria considerazione. Sono incuriosito dalle proposte di Speranza, ma sentire la predica sull’unità da Mdp mi inquieta. Se questa critica arriva da chi ha fatto la scissione, c’è uno sdoppiamento di personalità. Loro non sono stati espulsi, hanno deciso di fare un’operazione diversa e moto critica nei confronti della leadership del Pd emersa dalle primarie. Se quello è il pulpito sono perplesso”.
Sul Governo Gentiloni: “Ci accusano della fretta di andare a votare da 3 anni. In realtà abbiamo dato vita a un governo stabile come quello di Renzi, dopo il referendum abbiamo dato vita al governo Gentiloni. Certamente ci possono essere degli ostacoli parlamentari. Io spero si possa arrivare presto ad approvare una legge importante come quella sullo ius soli. Mi auguro il governo metta la fiducia e vediamo cosa fa Alfano”.