Che giornata oggi! La legge elettorale nuova se non è morta ha subito davvero un brutto colpo e un presunto disguido tecnico ha mostrato pubblicamente un voto segreto smascherando il “tradimento” dei 5Stelle alla parola data al Pd. Il partito di Matteo Renzi non l’ha presa molto bene. Lo dice chiaramente Emanuele Fiano (PD), relatore della legge elettorale, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha tuonato il politico in diretta su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

La legge elettorale in Italia è una ferita sempre aperta che resterà tale ancora per un po’ di tempo. Quello che è accaduto in queste ore nel Parlamento, infatti, è un colpo ferale che non lascia felici i renziani. Lo spiega Emanuele Fiano (PD), relatore della legge elettorale, con queste precise dichiarazioni on-air su Radio Cusano Campus:

Stop alla legge elettorale a causa del M5S: “Secondo me è finita –ha affermato Fiano-. Mi sembra difficile continuare a collaborare con chi non è capace di mantenere la propria parola. Il merito dell’emendamento che è passato con il voto segreto non era tra gli argomenti che ci erano stati comunicati essere imprescindibili dal M5S. Dunque per noi è stata una totale sorpresa e quando tu scegli il metodo del voto segreto per andare contro gli accordi presi vuol dire che hai intenzione di affossare la legge, cosa che si è verificata oggi. Ci sono due questioni: di merito e di metodo. Noi non vogliamo approvare una legge che modifichi il sistema elettorale del Trentino Alto Adige, dunque nel merito siamo contrari. Nel metodo, continuare un percorso politico con alleati che non mantengono la parola è impossibile”.

Sul futuro del governo: “C’è una questione istituzionale: un parlamento che dimostra di non essere in grado di approvare una legge elettorale è complicato che possa andare avanti per molto tempo. Comunque riponiamo la massima fiducia nell’autorità del Capo dello Stato. Sicuramente noi siamo una forza responsabile, valuteremo quanto successo e prenderemo le nostre decisioni che ovviamente non sono le uniche che deve ascoltare il Presidente della Repubblica”.

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