La morte di Nicky Haiden? Certe volte sembra che tutto quello che accade nello sport sia legato da un filo sottilissimo e nei più romantici questo induce a credere che ci sia una sorta di entità superiore che equilibra il cosmo e che dà e toglie a seconda di come girano i pianeti. Nel mondo dei motori questo sembra accadere con maggior regolarità. Se guardiamo indietro negli anni di questi esempi ne abbiamo parecchi, e forse il più famoso fu quello che portò la scomparsa di Daijiro Kato nel 2003. Dopo due settimane di coma Kato morì, e nel gran premio successivo Sete Gibernau, che fino ad allora non brillava per successi o imprese eclatanti, conquistò una storica vittoria in MotoGp in Sud Africa davanti all’allora imbattibile Valentino Rossi. Torniamo ai giorni nostri. Torniamo all’attualità.
Il mondo delle due ruote purtroppo è stato scosso ancora da un lutto tanto improvviso quanto rumoroso. Ci ha lasciati Nicky Haiden, il Kentuky Kid, forse l’ultimo vero signore del paddock, che abbiamo apprezzato al fianco di Rossi in Ducati e come campione del mondo nel 2006.
Se su un piatto della bilancia abbiamo questo evento tragico (la morte di Nicky Haiden), ecco che a compensare arrivano gli dei del Motorsport, che portano sul gradino più alto del Mugello Andrea Dovizioso con la Ducati. Ducati che proprio con i suoi tifosi aveva celebrato il compianto #69 con una magnifica coreografia proprio prima dello start del Gran Premio d’Italia.
Ma non solo la MotoGp è stata terreno di conquista per l’Italia: in Moto3 ed in Moto2 due prime volte. La prima in assoluto nel mondiale di Andrea Migno, pilota della scuderia del Dott.Rossi (la VR46 ndr) arrivata al termine di una bellissima volata all’ultimo giro. La seconda invece è il ritorno sul podio di una vecchia conoscenza della quarto di litro, ovvero Mattia Pasini, Il Paso, che ritorna a vincere dopo anni passati nelle retrovie.
Solo 4° Valentino Rossi, che migliora ancora, ma non riesce a dare la zampata finale per salire sul podio. Rossi che alla soglia dei 39 anni, celebra l’addio di un altro immenso campione dello sport, Francesco Totti, con un casco celebrativo dedicato proprio a l’imperatore della Roma calcistica.
Ora si vola tutti in Spagna, a Barcellona per il Gp di Catalunya, con un angelo in più a proteggere le sorti dei piloti in pista.
Ciao Nicky!
Ecco il video dell’incidente che ha provocato la morte di Nicky Haiden: