“Siamo tesi, guardinghi, e sopraffatti dalla paura”, questo il riassunto del post Champions torinese, che ha visto sobbalzare Piazza San Carlo, a causa di un boato, dovuto al cedimento di una ringhiera. Il riverbero della strizza ha portato la gente, che sperava in una serata di svago, a temere il peggio. Per oltre mille persone è stato un momento difficile, per un bambino di sette anni una serata da dimenticare. Si sarebbe innescato “un processo cerebrale di imitazione”, a detta della dottoressa Vinciguerra, intervenuta a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. “E’ bastato un rumore per innescare una situazione di minaccia che si è propagata, dall’uno all’altro, mettendo le persone nella situazione di fuga e reazione”, ha aggiunto la dott.ssa Vinciguerra, specificando le ragioni per cui si è diffuso panico e tensione. “Il terrorismo diffonde una situazione di allerta costante, c’è gente che evita i posti affollati, gli aeroporti. I tifosi torinesi tentavano di continuare la loro vita all’insegna della libertà” ha detto subito dopo, sottolineando le altre conseguenze dovute al momento storico che viviamo. 

 

“Stiamo attraversando un periodo che può essere paragonato alla Seconda Guerra Mondiale, i nostri genitori hanno vissuto situazioni analoghe, ma sono riusciti a mantenere la loro vita, procreando, e sono stati più fortunati di noi. Hanno avuto un’infanzia meno frustrante, c’era solidarietà, fratellanza. Questo è importantissimo per farci sentire meno soli. Più ci sentiamo soli, più la situazione di minaccia, e allarme, aumenta. L’atteggiamento che dobbiamo mantenere è non far vincere la guerra”, ha affermato dopo poco incoraggiando a tenere testa ad una situazione insostenibile. Ascoltare, vedere, situazioni simili, significa assorbire tensioni, “l’Eurodap sta pensando a corsi gratuiti per alleviare gli stress. Abbiamo bisogno di imparare tecniche che ci aiutino ad alleggerire gli stress”, ha fatto sapere in trasmissione.

 

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