I fatti di cronaca di Torino hanno molto offuscato la partita di calcio. I danni del finto attentato, d’altronde, sono notevoli e sembra anche che ci sia l’aggravante del fatto che a scatenare il tutto sia stata una “bravata” di un paio di ragazzi. Tutto comprensibile e condivisibile ma resta lapalissiano che quella della Juventus in Champions League sia tra le delusioni calcistiche più forti di sempre. Ci credevano tutti, tifosi e team, ed ora l’Italia sembra indietro anni luce rispetto a certi club spagnoli. La consolazione è che tutto si rivede costantemente nello sport. Lo dimostrano atri casi simili dalle cui ceneri sono poi sorte nuove storie di gloriose vittorie. Facciamo insieme un giro in questo girone di lacrime per dare un buon augurio ai bianconeri circa una nuova finale dagli esiti diversi.
La Juventus è arrivata in finale di Champions League sospinta da un vento di gloria. Il campionato l’ha vinto senza mai mettere in discussione la faccenda (ed è il sesto di fila) e la Coppa Italia, nonostante le classiche polemiche degli avversari (tipiche di una certa mentalità italiana), è stata portata a casa senza eccessivi patemi d’animo.
Anche il cammino nella vecchia Coppa dei Campioni è andato avanti senza strappi al motore, col momento massimo vissuto contro quel Barcellona che due anni prima aveva ucciso i sogni di vittoria. Tutte premesse ottime che hanno messo in condizione i bianconeri di sognare in grande, di sognare di stendere il grande Real Madrid.
Ecco perché la sconfitta netta per 4 a 1 ha riportato la squadra coi piedi per terra in modo brusco trasformando quei 90 minuti in una delle delusioni calcistiche più forti di sempre. A consolare i tifosi affranti e Marotta e soci, però, c’è una lista che sarebbe lunghissima ma che noi sintetizziamo in 3 punti. Da qui si capisce che nulla è impossibile dall’anno dopo e che tutto può accadere in finale. Ecco le 3 delusioni calcistiche più forti:
- La Roma battuta dal Liverpool ai rigori
La finale della 29ª edizione di Coppa dei Campioni si disputò il 30 maggio 1984 presso lo Stadio Olimpico di Roma tra gli inglesi del Liverpool e gli italiani della Roma. All’incontro assistettero circa 70 000 spettatori. Il match, arbitrato dallo svedese Erik Fredriksson, vide la vittoria per 4-2 ai tiri di rigore della squadra britannica, dopo che i tempi regolamentari si conclusero 1-1. Si trattò della prima volta nella storia della competizione che una squadra vincesse il trofeo grazie ai tiri dal dischetto; - La “quasi” impresa del Milan contro il Liverpool
La finale della 50ª edizione della Champions League si giocò il 25 maggio 2005 tra il Milan e il Liverpool, presso lo stadio Olimpico Atatürk di Istanbul. La partita è passata alla storia per la vittoria della squadra inglese, arrivata solo ai calci di rigore e dopo un’inattesa rimonta di ben tre reti nel corso del secondo tempo. Il primo tempo aveva segnato le sorti dei rossoneri che rimontarono l’impossibile per poi essere sconfitti dagli undici metri; - Il crollo del Barcellona di Cruijff
La UEFA Champions League 1993-1994 fu la trentanovesima edizione della massima competizione continentale di calcio e fu vinta dal Milan, che sconfisse in finale il Barcellona di Johan Cruijff per 4-0 ad Atene, conquistando la quinta Coppa dei Campioni della sua storia dopo aver perso la finale dell’anno prima contro l’Olympique Marsiglia.
Massimiliano Allegri e il suo futuro
In tre anni anni il mister toscano ha perso due finali. Questo lo rende in bilico. Ma solo ad una visione negativa e poco costruttiva del suo operato. La verità, infatti, è che in tre anni ha portato la Juve in finale due volte, cosa che ad Antonio Conte non era mai riuscita.
Ecco perché, in aggiunta alla facilità con cui ha centrato tutti gli altri obiettivi di stagione, il rinnovo del contratto di Max Allegri non è in discussione tanto che in queste ore le parti ne stanno discutendo serenamente. Forse l’umore non è alle stelle ma la logica non porta altrove.
Gli stimoli di Massimiliano Allegri alla Juventus, poi, sono, per alcuni critici, difficili da trovare perché non è facile migliorarsi da annate così ma il miglioramento è proprio continuare in questa linea col ricambio costante di rosa. Una terza finale sarebbe un grande obiettivo… magari con una sorte più benevola.
Il mercato della Juve
Il ringiovanimento della Juventus è importante ed è iniziato proprio con l’arrivo di Allegri a Torino. Le azioni in entrata e in uscita in tal senso proseguono con lo staff che, come sempre, s’è già portato a vanti.
Paredes e Keita, entrambi da Roma ma con maglia diversa (e opposta), sembrano già presi e molto lavoro si fa su Bernardeschi. I soldi di una finale vinta sarebbero stati comodi ma il mercato della Juve non rimarrà fermo per il mancato obiettivo.
Di certo continuerà il mix tra ragazzi e giocatori esperti che quest’anno ha portato in rosa uno come Dani Alves dal Barcellona.
Il Real Madrid e la sua festa
Grande gioia in città per i ragazzi di Zidane che si sono concessi festeggiamenti al Santiago Bernabeu davanti ai loro tifosi che si possono godere la dodicesima Coppa dei Campioni ma, soprattutto, la prima in assoluto ad arrivare dopo soli 12 mesi dalla vittoria precedente.
I caroselli del Real Madrid per le strade e le piazze sono andati avanti nonostante l’evidente rischio di terrorismo in segno di rispetto dei suoi seguaci.
La festa del Real Madrid, poi, proseguirà con una tournè mondiale ancora da organizzare in modo che questa stagione possa essere immortalata per sempre e ovunque nel globo.
Juve/Real: gli highlights
Primo tempo quasi equilibrato con un gol a freddo del Real Madrid e il pareggio/prodezza di Mario Mandzukic in rovesciata per la finale di Champions League 2017.
Poi nella ripresa gli highlights di Juve Real dimostrano che gli spagnoli hanno cambiato marcia e i torinesi “sbracano” (come dice letteralmente a fine gara Gigi Buffon).
Se ve li siete persi, eccoli: