Un grande Andrea Dovizioso corona la memorabile tripletta italiana nelle tre classi al Gran Premio d’Italia. Una tripletta che mancava dal 2008 e sempe al Mugello, con: Corsi (classe 125 oggi Moto3), il compianto Simoncelli (classe 250 oggi Moto2) e Rossi (MotoGp). Il ducatista si prende il GP più amato tra i centauri azzurri, con una gara straordinaria, intelligente e potente. Dovizioso oggi ha sicuramente scritto il capitolo più bello della sua carriera in MotoGP; finora aveva vinto solo 2 volte in 135 gare.

Gara dominata da Dovi. Andrea è stato perfetto nel dominare la corsa, anche grazie a una “Rossa” di Borgo Panigale mai vista così formibabile negli ultimi anni. Alle spalle di Dovizioso si conferma  Maverick Vinale e sul podio, ciliegina azzurra di una splendida torta,  si accomoda a sorpresa come terzo Danilo Petrucci; ottimo  ducatista del team Pramac. Petrucci riesce a tenere giù dal podio l’amico e maestro Valentino Rossi. Quinto Bautista, solo sesto il deludente Marquez, settimo Zarco, ottavo Lorenzo, e nono Pirro, collaudatore Ducati che onora al meglio la wild card. In classifica generale adesso Vinales ha 105 punti contro i 79 di Dovizioso, i 75 di Rossi e i 68 di Marquez.

Pasini svetta nella Moto2. Mattia Pasini fa sua la gara sul circuito del Mugello, aggiudicandosi il sesto GP della stagione dopo ventuno giri di lotta con Tom Luthi (CarXpert Interwetten) e Alex Marquez (EG 0,0 Marc VDS). Franco Morbidelli, leader della classe e compagno di box del catalano, non è incisivo e chiude come quarto.

Primo acuto per Migno nella Moto3. Andrea Migno (Sky Racing Team VR46) assapora la prima grande gioia in carriera salendo sul gradino più alto del podio dopo una delle gare più spettacolari degli ultimi cinque anni. Secondo al Mugello e autore di una corsa magistrale, Fabio Di Giannantonio (Del Conca Gresini) che conquista il suo terzo podio dopo aver brillato per tutto il fine settimana. Terzo Juanfran Guevara (RBA Racing), al suo primo arrivo nelle posizioni che contano. Insomma, per i nostri colori, è stato proprio un Gran Premio d’Italia da incorniciare.