Giuseppe Civati, leader di Possibile, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il sistema elettorale tedesco potrebbe essere fonte di ispirazione per la legge elettorale italiana. Si tratta di un proporzionale personalizzato con meccanismi di correzione. La soglia di sbarramento è del 5%, escludendo i piccoli partiti, che tuttavia possono trovare rappresentanza in Parlamento, attraveso eventuali candidati eletti nei collegi uninominali. Si parla infatti di personalizzato.
“Il modello tedesco non è l’italicum – spiega Giuseppe Cvati –
anzi è proprio il contrario della filosofia politica di Renzi. Arrivare a fine legislatura col proporzionale non ci voleva Mitterand, era chiaro che sarebbe finita così. Sono soddisfatto a metà, perchè io sono un sostenitore del Mattarellum, ma sicuramente il sistema tedesco rispetto all’Italicum è un sogno. Quella di Renzi mi sembra un’operazione politica di basso cabotaggio da parte di Renzi, che fa un favorone a Berlusconi e Grillo e si candida a governare con Berlusconi. Se fosse per Renzi voterebbe anche a Ferragosto.
Io sarei andato a votare ieri e mi si rispondeva che era impossibile.
Adesso invece si può votare subito, senza dare la possibilità di informarsi. Se si andasse al voto al 10 settembre noi scriveremo il programma di Possibile direttamente sul telo mare. Dare poco tempo per arrivare alle elezioni, dal punto di vista psicologico, significa lasciare le cose come stanno. Non è un caso che i grandi partiti siano così veloci nel voler andare al voto, così rimangono loro. Stanno per creare una forza al centro, sul modello Macron. Non solo Calenda, c’è movimento, quando i democristiani sono in silenzio stanno facendo qualcosa. Questo fa paura a Renzi che vuole sbrigarsi ad andare al voto” spiega Giuseppe Cvati.
“Quelli di articolo 1-MDP sono tutti un po’ presuntuosi perchè tutti quelli che escono dal Pd per ultimi poi vogliono fare i capi. Io sono anni che ripeto che ci vuole un’unica proposta a sinistra del Pd, autonoma al Pd e competitiva con Pd e 5 Stelle. Io se si fa questa cosa sono pronto a mobilitare tutti, se lo facciamo con un progetto nazionale io sarò un militante di questa sfida” conclude Giuseppe Civati.