Quanto equilibrio, nei play-off di andata!
Pronostici incerti fino al retour-match
14 i gol, 3, i cartellini rossi: uno a N’Zola, che
non ci sarà, a Livorno, in gara-2
Nel primo incontro degli ottavi di finale dei play-off c’è un fattore dominante, su qualsiasi altra considerazione: la conservazione, accurata, dell’equilibrio, al grido di: “Primo, non prenderle!”. E anche se non in tanti sono i tecnici che hanno giocato ai massimi livelli, o che possano essere considerati i lontani nipoti e pronipoti del credo difensivo di Nereo Rocco o, più vicino ai nostri giorni, di Fabio Capello, non c’è stata una partita, dicasi una, andata oltre la rete di differenza, con diversi pareggi.
Il Cosenza ha battuto davanti al proprio pubblico un ostico Matera, ottimo terzo, al termine della stagione regolare, e finalista di Coppa Italia sconfitto per una rete di differenza, nella duplice contesa, dal Venezia; con la squadra costruita dal bravo Giorgio Perinetti che, nel prossimo week-end, avrà la clamorosa opportunità di vincere anche la SuperCoppa di categoria, Foggia permettendo. Il che impreziosisce la mancata conquista della Coppa Italia dei giocatori lucani allenati da Gaetano Auteri. Anche se l’ennesimo trofeo in Laguna avrebbe dell’impresa pura perché il Venezia è passato di misura allo stadio “Zini” di Cremona, mentre i calciatori lombardi hanno perso 3-1 in rimonta allo “Zaccheria” con un Foggia determinato, rabbiosamente deciso, a vendere cara la pelle.
Cosenza in vantaggio con Blondett (22′), pareggio quasi repentino di Negro, su calcio di rigore (30′), e nuovo vantaggio calabrese al 70′ grazie al guizzo di Statella. Dopo nemmeno 3 minuti Matera in 10 contro 11, espulso Casoli, poi anche il Cosenza resta in 10, all’88’, per la somma di ammonizioni sanzionata a Pinna. A ritorno servirà un golletto, al Matera, fermo restando che i rosso-blù costituiscono uno scorbutico avversario, quando devi fare la partita. Quindi Auteri potrebbe scegliere, saggiamente, di non schierare il suo quasi perenne 4-3-3, per non prestare il fianco a contropiede e occhiolino che il Cosenza, seppur non frequentemente, ha strizzato alla Dea Bendata durante la stagione regolare.
Due sfide sono terminate 0-0, in gara-1: quella tra antiche realtà nobili ai tempi dei ducati, Piacenza-Parma, e quella del “Giovanni Paolo II”, tra la Virtus Francavilla e il Livorno, con i pugliesi che hanno chiuso in inferiorità numerica, proprio al 92′. E non è un cartellino rosso qualsiasi perché costringerà mister Calabro a cambiare le carte: è stato, infatti, espulso N’Zola, uno dei due attaccanti titolari, nel 3-5-2 bianco-celeste.
Il Lecce, chiamato a recitare un ruolo di protagonista, dopo essere giunto 2° dietro al Foggia, esce con un positivo pareggio dall’insidioso campo di San Benedetto del Tronto: avanti i rosso-blù marchigiani, gol di Mancuso al 47′, pronta risposta salentina al 52′, su rigore, realizzato da Caturano. Finisce 1-1 e tutto si deciderà al “Via del Mare”. Finisce nella stessa maniera Casertana-Alessandria. Va fatta una premessa, per i grigio-azzurri piemontesi. La “botta” di non aver vinto il campionato per via diretta, la piazza, illustre, facente parte della STORIA del Calcio italiano, l’ha sentita, eccome, sia tra la gente che in società. Quindi vale lo stesso discorso del Lecce, con la differenza che l’Alessandria ha guidato quasi sempre la classifica, rispetto ai giallo-rossi di Puglia. Segna l’altoatesino Fischnaller, vice-campione d’Italia Juniores nel 2010 dietro al Tor di Quinto col Bressanone, in rete al 15′; pareggia Taurino al 76′, entrato da cinque minuti, in campo.
Successi di misura e minima dote da difendere sia per la Reggiana, che battuto 2-1 la Juve Stabia, con ritorno al “Menti” non semplice da affrontare, per gli emiliani, sia, con identico punteggio, per la Giana Erminio, che a Gorgonzola ha superato il Pordenone. E un gol è anche la differenza che la Lucchese è riuscita a mettere tra il proprio cammino e l’Albinoleffe, avversario da tenere sempre d’occhio, in questo torneo. Decisivo il quinto minuto di recupero: Bruccini ha segnato, infatti, a cavallo tra il 95° e il 96°!, a testimonianza di quanto sia complicata, questa girandola play-off, se ce ne fosse bisogno, della conferma di questa scuola di pensiero.
Il riepilogo dei risultati degli ottavi di andata
Cosenza -Matera 2-1
Piacenza-Parma 0-0
Virtus Francavilla-Livorno 0-0
Casertana-Alessandria 1-1
Sambenedettese-Lecce 1-1
Lucchese-AlbinoLeffe 1-0
Reggiana-Juve Stabia 2-1
Giana Erminio-Pordenone 2-1