E’ arrivata la sentenza definitiva per Schettino e tutta l’Italia ne parla. La tragedia della Concordia, d’altronde, ha toccato la nazione anche se, per fortuna, l’Isola del Giglio ha ripreso la sua vita. Una voce che non ha ancora parlato pubblicamente sulla vicenda ce l’abbiamo noi. E’ Sergio Rotelli, sindaco del Comune dell’Isola del Giglio, che è intervenuto ai microfoni di “Legge o Giustizia” del nostro Matteo Torrioli. Ecco cos’ha detto il Primo Cittadino su Radio Cusano Campus circa quello che deve scontare Schettino.

La situazione del Comune dell’Isola del Giglio dopo la condanna del comandante Schettino qual è? La descrive chiaramente il sindaco Sergio Rotelli in diretta su Radio Cusano Campus con queste dichiarazioni:

Sul naufragio: “Noi ci siamo occupati delle vicende fin dai primi minuti dopo il naufragio. Prima il soccorso poi, nei mesi successivi, ci siamo occupati del supporto alle operazioni. L’amministrazione era totalmente impegnata a fare questo. Ci siamo concentrati sull’ambito civile, ovvero quello relativo ai risarcimenti e soprattutto ai rimborsi. Noi ci siamo fatti carico fin dai primi minuti di spese per l’emergenza perché non le faceva nessun altro”.

Sulle difficoltà affrontate: “I primi giorni c’erano grandi difficoltà, ad esempio, per caricare le bombole d’ossigeno per i soccorritori e ce ne siamo fatti carico noi, così come del loro vitto e alloggio. Abbiamo creato aree off-limits con la relativa vigilanza. I dipendenti comunali sono stati occupati in attività straordinarie”.

Circa i costi sostenuti: “Abbiamo speso un milione  mezzo di euro e gli assicuratori della Costa Crociere ci hanno rimborsato circa un milione. Rimangono fuori delle spese che in qualche parte sono contestate dagli assicuratori ma che noi siamo convinti siano connesse all’emergenza. Per noi è molto difficile sostenere una spesa così gravosa. Il tavolo per l’emergenza aveva stabilito che questi soldi li doveva anticipare il Comune che poi sarebbe stato subito rimborsato. Ci mancano, per l’esattezza 560mila euro che devono arrivare dagli assicuratori”.

Sulla posizione di Costa Crociere circa questo debito: “Le spese non dovevano essere richieste direttamente a Costa Crociere Assicuratori.  in accordo sempre con il tavolo d’emergenza, però, ci siamo rivolti a Costa perché  i tempi di rimborso erano più brevi rispetto a quelli canonici dello Stato.  Costa si era fatto carico dei costi delle operazioni ma non di quelli della logistica, non so per quale motivo. In quel momento, nell’ambito di uno stato di emergenza decretato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, abbiamo affrontato tutte queste situazioni. Adesso, con i riflettori spenti, ci sono delle operazioni particolarmente imbarazzanti che dovrà fare l’Amministrazione, che deve rincorrere chi quelle somme le doveva rimborsare”.

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