Il gioco mortale è partito da Vkontakte – la versione russa di Facebook – e nel giro di pochi mesi ha navigato di social in social fino ad arrivare in Cina, Nuova Zelanda Sud America ed approdare in Europa. Sembra che persino in Italia si sia registrato un caso di suicidio legato a Blue Whale, la balena azzurra, dove un quindicenne ha seguito tutte le 50 regole previste dal gioco, fino all’ultima: buttarsi dal palazzo più alto della città.  

Le vittime facevano tutte parte di gruppi segreti sui vari social, ad ognuna delle quali veniva assegnato un tutor che indicava loro le prove da svolgere. Secondo Pais, in uno dei gruppi più numerosi “Ballena Azul“, si contano 270 mila membri, potenziali vittime di Blue Whale, ma questo è soltanto uno dei tanti gruppi che circolano nel web.

Secondo quanto riportato su Snobes, un sito dedicato alle fake news, i primi gruppi sono nati dopo il suicidio di Rina Palenkova, probabilmente la prima vittima del terribile gioco. Il selfie scattato dalla giovane Russa prima di morire ha fatto il giro del web. Per lei gli amministratori di Blue Whale scelsero, infatti, una modalità alternativa di suicidio: al 50 esimo giorno del gioco, la ragazza pose la testa sulle rotaie lasciandosi decapitare da un treno in corsa.

Blue Whale: il gioco che spinge al suicidio gli adolescenti
Rina Palenkova prima del suicidio

Ad ogni modo individuare i ragazzi nei gruppi non è facile perché un’altra regola del gioco è cancellare ogni tracia della partecipazione e non farne parola con i genitori. «Ci sono stati 130 suicidi di bambini in Russia tra il novembre 2015 e l’aprile 2016. Quasi tutti questi piccoli – secondo la reporter Galina Mursaliyev – facevano parte dello stesso gruppo su VKontakte».

Ma come funziona e quali sono e regole di Blue Whale?

Dopo essere entrato nella comunità, un amministratore, sotto il nome di “curatore”, assegna diverse missioni al giocatore, generalmente in un range d’età compresa tra i 19 ai 17. Sono in tutto 50, se si conclude il gioco. Le prove vanno dalle più banali, come non rivolgere parola a nessuno per un giorno intero, guardare film horror per diverse ore consecutive, fino ad incidersi con un coltello sul braccio una balena e farsi diversi tagli sul corpo; il tutto deve essere contrassegnato da foto che permettono di passare alle prove successive, fino all’ultima che prevede il “suicidio” preannunciato al giocatore nei primi giorni del gioco.

Di sicuro il rischio riguarda maggiormente le menti più fragili che lasciandosi suggestionare dal gioco e manipolare dagli amministratori, potrebbero arrivare a compiere gesti estremi.
L’allarme Blue Whale è stato lanciato in tutto il mondo.