VIRTUS FRANCAVILLA-UNICUSANO FONDI 0-0
Francavilla (3-5-2): Albertazzi; Idda, De Toma, Abruzzese; Albertini (32’ st Pino), Prezioso, Galdean, Alessandro (18’ st Biason), Pastore (42’ st Vetrugno); Nzola, Abate. A disp.: Costantini, Casadei, Ayina, Salatino, Monopoli, Finazzi. All.: Calabro
UniCusano Fondi: Baiocco; Galasso, Signorini, Bertolo, Squillace (40’ st D’Angelo); Varone, De Martino; Tiscione, Giannone (18’ st Gambino), Calderini; Albadoro. A disp.: Coletta, Di Sabatino, Mucciante, Battistoni, Pompei, Carcatella, Ferullo, Marino. All.: Pochesci
Arbitro: Sig. Maggioni di Lecco. Assistenti Arbitrali: Sigg. Abagnara e Della Vecchia. IV uomo: Guida.
Note: ammoniti Prezioso, Pino (V.F.), Giannone, Gambino (Uni.F.). Recupero: 2’ p.t., 5’ s.t. Spettatori 2000 circa, giornata calda.
FRANCAVILLA FONTANA (BRINDISI) – I play-off, è cosa ben nota, per chi ama la pallacanestro, sono una intrigante, cinica roulette. Pareggiare in trasferta, all’UniCusano Fondi, questa volta non è bastato. La formazione calcistica dell’ateneo romano ha impattato a reti bianche al “Giovanni Paolo II”, campo della Virtus Francavilla, laddove era necessario vincere, per accedere al secondo turno dei play-off: la formazione della ricerca scientifica italiana è costretta a lasciare il passo ai bianco-azzurri di Puglia, che ora incontreranno il Livorno in un doppio confronto. La squadra di Pochesci ha lungamente condotto le redine del gioco, specialmente nel secondo tempo, ha costruito diverse occasioni e battuto ben sette calci d’angolo contro uno avversario. Tutto questo, però, senza trovare lo spunto giusto per portare a casa un successo che sarebbe stato meritato, sia per l’atteggiamento messo sul caldo sintetico di Francavilla Fontana, sia per la personalità mostrata a un avversario al termine della stagione regolare giunto quinto, al primo anno di Lega Pro!
La gara – Nelle file della Virtus Francavilla è assente lo squalificato Turi, rilevato da Prezioso nel classico 3-5-2 disegnato da mister Calabro, con il rientro di De Toma al centro della difesa, Galdean come playmaker a ricamare gioco, e l’attacco affidato alla collaudata coppia offensiva Nzola-Abate. L’Unicusano Fondi scende in campo per cercare la vittoria, ovvero l’unico risultato utile alla causa rossoblù, e mister Pochesci tiene fede al proprio credo calcistico: riproposto il 4-2-3-1 già visto domenica scorsa con la linea formata da Tiscione, Giannone e Calderini a sostegno del centravanti Albadoro. In difesa non c’è Marino, bloccato all’ultimo momento da un problema muscolare e rilevato da Bertolo.
L’avvio è subito acceso, le due squadre vogliono affrontarsi a viso aperto, anche se inizialmente non si vedono situazioni particolarmente pericolose. Il primo sussulto arriva al 19’ quando Signorini, di testa, mette fuori di poco sul secondo palo una punizione di Giannone. La replica, in una prima frazione non certo emozionante, vista anche la rilevanza della posta in palio, sta in un colpo di testa di Pino, il quale, due minuti dopo il suo ingresso, manda alto da buona posizione un cross di Alessandro.
L’inizio del secondo tempo ricalca quello che si è visto nel corso della prima frazione, con la sfida secca che vive di fiammate e momenti importanti. Al 6’ ci prova Galdean che dalla distanza in corsa manda alto dal limite; al quarto d’ ora sono i fondani a far gridare al gol. Combinazione veloce Calderini-Varone, conclusione in corsa del centrocampo che manda alto con deviazione in angolo di un difensore di casa. Subito dopo l’ora di gioco mister Pochesci getta nella mischia anche Gambino, ridisegnando la squadra con una sorta di 4-2-4: Tiscione e Calderini esterni, Albadoro e lo stesso attaccante punte centrali, nel tentativo di trovare la giocata vincente. Al 28’ è Calderini ad andare pericolosamente al tiro dal limite, dopo una sponda di Gambino su traversone di Galasso, ma il pallone si perde di poco a lato. Gli universitari aumentano il ritmo delle loro iniziative, con i pugliesi dediti quasi esclusivamente alla difesa ed alle azioni di rimessa: al 34’ è Gambino a non arrivare in scivolata su un traversone basso dello stesso Calderini. Al 37’ una punizione dal limite di Tiscione non sortisce l’effetto sperato. I fondani insistono, e sugli sviluppi di un corner, è De Martino, con una botta al volo dal limite, a mandare di un soffio a lato dando l’impressione della segnatura. Ma i locali tendono a pungere, ed è Nzola in contropiede, a chiamare Baiocco ad un intervento con il corpo, in un’azione forse viziata da fuorigioco all’attimo della rifinitura.
Nel finale si perde tempo prezioso, soprattutto per i fondani, con il direttore di gara che avrebbe dovuto neutralizzare almeno 5-6 minuti, al posto dei 3’ chiamati, ma il risultato non cambia. Uno zero a zero bello, per la Virtus Francavilla, amaro per l’Unicusano Fondi. Sembrava l’undici laziale, la realtà che si è classificata 5° al termine delle 38 giornate.
Alla Virtus Francavilla tocca il Livorno, alla squadra dell’università romana il compito di studiare per entrare, quanto prima, nella borghesia del calcio della terza divisione professionistica. Come diceva Eduardo: “Gli esami non finiscono mai”. Proprio vero.