Spal, acronimo di “Società Polisportiva Ars et Labor”. SpAl oggi, in questa giornata storica, si scrive con la “A” maiuscola; “A” come Serie A. Il club di Ferrara torna nel massimo campionato dopo mezzo secolo. L’ultima sua apparizione risaliva alla stagione 1967-68. Una promozione annunciata e attesa da tempo, una promozione arrivata a un turno dal termine della regular season nonostante la sconfitta per 2-1 sul campo della Ternana. L’aritmetica arriva per la sconfitta del Frosinone a Benevento. Peraltro, sapremo solo all’ultima giornata se ci saranno o meno i play-off. Verona e Frosinone continuano a sperare nella promozione diretta, ma dovranno esserci 10 punti di distacco tra la 3° in classifica (attualmente il Frosinone) e la quarta: al momento al quarto posto c’è il Cittadella a -8 dai ciociari. Il Perugia, quinto a -9, in questo turno non ha sfruttato il passo falso del Frosinone pareggiando a Latina. Ricordiamo che in caso di play-off sarebbe la seconda in classifica a volare in A con la Spal. Verona in pole a +2 sul Frosinone.

La commozione e le dediche di alcuni protagonisti dell’impresa Spal. Dediche importanti ed emozionanti per due protagonisti della promozione in serie A. Il tecnico rivelazione Leonardo Semplici, commosso, al termine ha detto: “La dedica è per mio padre, sincera. Abbiamo fatto un’impresa straordinaria. Grazie alla società e al nostro pubblico. Abbiamo lavorato tutti all’unisono. Abbiamo creato i presupposti per far bene. Nessuno poteva pensare che saremmo arrivati qua, molti ci davano retrocessi all’inizio dell’avventura, è una grande soddisfazione, anche a livello personale. Sono partito dal basso e sono felice. Abbiamo fatto un percorso eccezionale, siamo stati veramente bravi, ho allenato prima degli uomini poi dei giocatori”. Un allenatore bravo e per questo corteggiato da tanti club, lui però ha ribadito: “Lo ufficializzerà la società, ma penso ci siano tutti i presupposti per continuare insieme”. Dedica speciale quella di Pasquale Schiattarella che prima di esplodere in lacrime ha dichiarato: “La mia dedica è per Piermario Morosini”. Schiattarella era compagno di squadra al Livorno dello sfortunato calciatore morto sul campo il 16 aprile del 2012.

Per il presidente, un sogno che diventa realtà. Quando, nel 1968, la Spal salutava la serie A dopo quasi due decenni di permanenza, Francesco Colombarini, un giovane imprenditore di belle speranze, cominciava a produrre un materiale quasi sconosciuto come la vetroresina. Oggi la sua società calcistica, presieduta dall’amico commercialista Walter Mattioli, vanta un primato unico nel mondo: aver portato una squadra dalla terza categoria, il livello più basso del calcio federale, alla serie A. A fine anni ’80 la famiglia ha cominciato a sostenere la Giacomense, una squadra di amici che giocava in terza categoria nel paese di Masi San Giacomo, un paese di 700 anime nel basso ferrarese. Piano piano, successo dopo successo, promozione dopo promozione, la Giacomense si è ritrovata quasi senza pensarci in Lega Pro, proprio nell’anno in cui la Spal fallì e dovette ripartire dai dilettanti. Nel 2013 hanno rilevato il marchio Spal trasformando, di fatto, con il trasferimento del titolo sportivo, la loro squadra in quella che adesso festeggia la serie A. In pratica, quella della famiglia Colombarini è l’unica società d’Italia che è riuscita a salire dall’ultimo livello del calcio federale alla massima divisione.

Ferrara: è festa grande. La festa ufficiale in città è prevista per domenica sera ma già pochi minuti dopo la fine delle gare del sabato del 41° turno, il centro storico di Ferrara e in particolare piazza Trento e Trieste si è riempita di tifosi festanti, mentre la simbolica statua di Savonarola è stata vestita con una sciarpa biancazzurra. Una festa attesa per mezzo secolo.