L’incendio del camper nel quartiere Centocelle di roma è sconvolgente. Sono morte delle persone la cui etnia getta un’ombra di dolo. Si tratta, infatti, di una famiglia Rom che potrebbe aver pagato la vendetta di qualcuno. Commenta questo tremendo risvolto il fatto Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa italiana, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cosa c’è da sapere su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
A Centocelle un camper ha preso fuoco. Sono morte delle persone. Erano Rom e questo fa pensare ad un atto di violenza. Lo commenta Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa italiana. Ecco il suo intervento in diretta su Radio Cusano Campus:
Sull’incendio del camper a Centocelle e le minacce denunciate dai rom sopravvissuti: “Questo dimostra il degrado morale in cui siamo scivolati –ha affermato Rocca-. Le parole possono uccidere, siamo di fronte a una campagna d’odio nei confronti dei rom, c’è un disagio sociale diffuso ma si cercano i responsabili a caso. Vedo crescere un’insofferenza molto preoccupante. Su questo occorre lavorare, devono cambiare le politiche sociali della nostra città, bisogna lavorare sull’inclusione. Le periferie vivono un disagio profondo, puntare il dito oggi contro i rom, domani contro i migranti, alla fine fa esplodere la bomba sociale. Siamo seduti su una bomba sociale e a pagare sono le minoranze, da cittadino di Roma vedo che questa città è schiava delle proprie paure e vive nel disordine”.
Sul caso Ong e i migranti: “Noi dovremmo godere della fiducia di tutti, nel momento in cui le organizzazioni umanitarie vengono additate come complici dei trafficanti, questo tende ad alimentare un clima di sfiducia. Poter dialogare con tutti e avere questa fiducia è molto importante. Cito l’esempio delle 82 di ragazze sequestrate da Boko Haram e riportate a casa dalla Croce Rossa. Le abbiamo riportate a casa anche attraverso un dialogo silenzioso con gli stessi membri di Boko Haram. Noi dobbiamo poter dialogare con tutti, non ci si può rimproverare a singhiozzo questa necessità di dialogo perché noi ovviamente abbiamo a cuore le vite umane. Tirarci dentro le valutazioni politiche è profondamente errato”.
Sulla politica che cavalca la paura: “I politici stanno cavalcando questo sentimento che purtroppo io vedo radicarsi all’interno del Paese. Questa è la mia preoccupazione. Davanti ad una crescente insicurezza sociale ed economica e all’immobilismo delle istituzioni si alimenta nel nostro tessuto sociale questa situazione e a farne le spese sono i diversi, con le conseguenze che stiamo vivendo” ha concluso Rocca.
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