Georgia Rusu è una studentessa universitaria romena che all’età di 13 anni ebbe l’opportunità di trasferirsi  in Italia, a Desio. Portata per le lingue, curiosa e amante dello studio, Georgia, dopo una parentesi poco felice all’Università Statale di Milano, decise che il suo futuro accademico sarebbe stato in Danimarca. Dal giorno in cui raggiunse quello che da più parti viene definito “il paese più felice del mondo”, Georgia ha fatto tanta strada: ha intrapreso la facoltà dei suoi sogni, Economia e Marketing, ha trovato un lavoro e si è calata alla perfezione nella realtà che attualmente la ospita. Lo ha fatto a tal punto da aprire un suo blog dove realizza e raccoglie interviste di studenti stranieri in Danimarca, fornisce consigli preziosi per i suoi colleghi alle prime armi e mette in guardia su usi e consumi del posto che, alle volte, possono lasciare a bocca aperta. Ai microfoni di Open Day Georgia ci ha elencato 10 stranezze tipiche della Danimarca.

Invasione di ragni e lumache

“I ragni ci sono dappertutto, grazie al cielo non sono aracnofobica, grandi e piccoli tessono la loro tela ovunque e spesso ci si va a sbattere contro, ma ci si abitua con il tempo e fortunatamente durante i mesi freddi spariscono. Per quanto riguarda le lumache, sono anch’esse in ogni dove, specialmente al mattino ma hanno una particolarità, non hanno la conchiglia e sono nere e molto grandi. Vi dico solo che ogni mattina faccio lo slalom sul marciapiede per non pestarle. Ci sono anche le lumache normali ma in minore quantità”.

Le bottiglie non si devono buttare

“Bottiglie e lattine solitamente vengono riciclate, infatti al momento dell’acquisto si paga anche il contenitore, somma che poi viene restituita quando si va ad un supermercato dotato di una macchina per collettare le bottiglie. Quindi controllate con attenzione le etichette e cercate la scritta PANT”.

Non c’è il bidet ma spesso neanche la vasca

“Tutti gli appartamenti che ho visto finora non hanno la vasca e questo può andare anche bene, ma la cosa strana è che sono molto piccoli, infatti al bagno è dedicato uno spazio piccolo proprio per dare priorità a spazi comuni e di condivisione. Quindi non spaventatevi se i bagni sono di dimensioni molto ridotte e con un design semplice e minimale”.

Non c’è la lavatrice

“La prima volta che ho visto un appartamento danese, ho notato il bagno piccolo ma non mi resi conto che mancava qualcosa, ossia la lavatrice. Dopo una settimana, quando accumulai qualche vestito sporco, mi dissi che era l’ora di fare la lavatrice e fu allora che mi resi conto che mancava, dall’appartamento ovviamente. Solitamente uno o due condomini possono condividere una lavanderia comune, dove si paga un importo per lavaggio per poter usufruire della lavatrice e asciugatrice. Il costo non è molto alto ma l’elettricità e acqua consumato dalla lavatrice e asciugatrice non viene incluso nell’affitto in quanto pagato a parte”.

La frutta e la verdura si pagano al pezzo

“Strano ma vero, quando andate al supermercato vi potrebbe sembrare che la frutta o la verdura costi poco, in realtà quello che vedete è il prezzo per pezzo. All’inizio mi sembrava più caro, ma quando sono tornata in Italia e ho preso una mela e l’ho pesata l’ho pagata 35 centesimo (era bella grandicella), qui invece il prezzo standard è 2 kr per pezzo cioè 26 centesimi circa”.

Con la carta si può pagare qualsiasi importo

“Da quando sono in Danimarca non ho utilizzato ne banconote e ne monete, tranne in casi rarissimi. Infatti sarà probabilmente il primo paese al mondo ad utilizzare solo metodi di pagamenti digitali come carte di credito e mobile pay”.

Carta d’identità

“La carta d’identità danese di chiama yellow card e non somiglia per niente a una carta d’identità. Ha l’aspetto di una tessera gialla e bianca, senza foto, solo con un numero identificativo stampato sopra, composto dalla data di nascita e altre 4 cifre personali (da non rivelare a nessuno, mi raccomando, sennò la vostra identità potrebbe essere rubata). Questo numero si chiama CPR – number e viene utilizzato praticamente per tutto, accedere al conto in banca, medico, e tante altre cose”.

Si può donare sangue solo se si parla e si comprende il danese

“Ho moltissimi conoscenti che vogliono donare sangue ma questo purtroppo gli è stato negato perché il donatore dovrebbe comprendere il danese alla perfezione a livello scritto e parlato (per carità non infestiamo i danesi con sangue straniero che già il danese è una lingua complicata, figuriamoci se entra in contatto con sangue internazionale)”.

Fino al 2015 la zoofilia era legale

“Fortunatamente questa pratica non è più legale e chi va contro la legge rischia fino ad un anno di carcere”.

Liquirizia e cannella

“Chiudo in bellezza con due alimenti per i quali i danesi vanno pazzi e sono ovunque. Ogni dolce danese che ho assaggiato contiene la cannella,  e la liquirizia si trova in ogni forma, dolce e salata, anche nel gelato. La liquirizia o lakris, in danese, viene adorata da grandi e piccini e guai a chi la critica per loro è una cosa deliziosa”.