Sostenere che un record sia programmato sembra un controsenso. Il record dovrebbe essere qualcosa di estemporaneo, di colto quasi al volo. Abbiamo usato il condizionale, però, perché non è il caso dei risultati miracolosi che sta raggiungendo l’Unicusano Fondi nel calcio. Ogni obiettivo raggiunto è uno stupore, perché nello sport di certezze non ce ne sono (è il suo fascino), ma ogni passo in avanti è anche frutto di un lavoro di ragionamento e di fatica. Ecco perché l’applauso è più lungo. Il club dell’università Niccolò Cusano, squadra della ricerca scientifica italiana al primo anno di Lega Pro, è riuscito a conquistare un traguardo importantissimo per una neopromossa e cioè la qualificazione ai play off. Ha vinto… il lavoro.
Unicusano Fondi ai play off al primo anno di Lega Pro? Un’icredibile certezza.
IL PASSATO CHE GIA’ RACCONTA
Nella scorsa stagione la squadra della ricerca scientifica italiana riuscì a vincere il campionato di Serie D e ad aggiudicarsi la Coppa Italia. Due risultati che sono stati i prodromi di questo finale di stagione e di un dna da vincenti che è venuto fuori in partite epiche come la vittoria in rimonta sul campo del Foggia destinata a restare negli annali.
L’INSEGNAMENTO DELLA RICERCA
La cultura di puntare al cielo ma di raggiungerlo un passo alla volta arriva dalla forma mentis di chi fa ricerca e la squadra ha sposato la causa della ricerca scientifica, scendendo in campo per essere la voce di chi voce non ha e mettendosi al servizio di una causa importante con l’obiettivo di rendere il calcio, lo sport più amato dagli italiani, una cassa di risonanza in grado di sensibilizzare il grande pubblico nei confronti della ricerca medicoscientifica. Ecco perché piace tanto alla gente ma non solo.
L’AMORE DEI VIP
Lo sport pulito piace alla gente che piace. E così, partita dopo partita, Unicusano Fondi ha chiamato a sè tifosi illustri come Luca Telese, Vinicio Marchioni, Francesco Apolloni e Federico Ruffo tra gli altri. Anche il gentil sesso s’è appassionato al team con dichiarazioni d’amore di Elisabetta Pellini, Stella Egitto, Carolina Rey e la medaglia d’argento olimpica Rossella Fiamingo che s’è detta disposta a fare da madrina.
IL SENSO DI APPARTENENZA
Con fare profetico il Patron Stefano Bandecchi in diretta su Radio Cusano Campus disse: “La ricerca scientifica, rappresentata dalla nostra squadra, ha bisogno di un grande palcoscenico. Ai calciatori dico che,solo sentendovi parte di questa grande realtà universitaria con 600 dipendenti e 21 mila iscritti, diventerete una squadra invincibile”. Forse i ragazzi negli spogliatoi hanno capito.