Casanova nel 2017? Merito del teatro che mette in scena al Teatro Porta Portese una pièce poco nota ma tremendamente attuale. La commedia, in scena da domani fino al 14, è stata scritta a quattro mani da Grazia Melai e Stefano Martinelli, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze. Le musiche e le canzoni originali (che propongono Casanova a Londra come una commedia in musica) sono di Danilo Pace con i testi di Tonino Tosto che firma anche la regia. Ce la racconta meglio uno dei suoi protagonisti, Michele Montesano in questa intervista in esclusiva.
In anni di crisi e terrorismo, quanto è importante spaziare un po’ con la fantasia in epoche lontane?
Per Aristotele l’Arte aveva una funzione catartica. Assistendo ad una tragedia il pubblico, al termine, abbandonava il Teatro avendo l’animo sollevato e purificato. Un’opera ben confezionata ti trascina dentro la storia e per quelle due/tre ore ci si dimentica dei problemi, e magari al termine della rappresentazione vengono anche ridimensionati.
Per Aristotele l’Arte aveva una funzione catartica. Assistendo ad una tragedia il pubblico, al termine, abbandonava il Teatro avendo l’animo sollevato e purificato. Un’opera ben confezionata ti trascina dentro la storia e per quelle due/tre ore ci si dimentica dei problemi, e magari al termine della rappresentazione vengono anche ridimensionati.
Cosa rende attuale nel nuovo millennio un personaggio come Casanova?
Casanova stesso. È un personaggio contemporaneo per tanti motivi, uno su tutti è costituito dal fatto che sia uomo, e in quanto uomo soggetto a passioni, dolori, ecc. Questo credo faccia immedesimare le persone in un personaggio nato nonostante tutto nel 1725.
Casanova stesso. È un personaggio contemporaneo per tanti motivi, uno su tutti è costituito dal fatto che sia uomo, e in quanto uomo soggetto a passioni, dolori, ecc. Questo credo faccia immedesimare le persone in un personaggio nato nonostante tutto nel 1725.
Perché il teatro ha così tanta difficoltà a dialogare coi giovani?
Credo sia dovuto al fatto che oggi tutti ci siamo un po’ impigriti. Non solo i giovani. Andare a Teatro è un’abitudine, dovrebbe far parte della nostra cultura. L’Italia ha tante eccellenze, il Teatro e gli attori italiani sono fra queste. Forse uno sforzo andrebbe fatto anche da parte dei teatri, magari vendendo i biglietti a 1€ per i bambini sotto i 12 anni. Così si abituano le nuove generazioni a frequentare i Teatri.
Credo sia dovuto al fatto che oggi tutti ci siamo un po’ impigriti. Non solo i giovani. Andare a Teatro è un’abitudine, dovrebbe far parte della nostra cultura. L’Italia ha tante eccellenze, il Teatro e gli attori italiani sono fra queste. Forse uno sforzo andrebbe fatto anche da parte dei teatri, magari vendendo i biglietti a 1€ per i bambini sotto i 12 anni. Così si abituano le nuove generazioni a frequentare i Teatri.
L’arte può essere salvata o almeno aiutata dai social network?
I servizi di rete sociale sono un ottimo mezzo di propagare l’Arte, anche di farla conoscere ai più giovani. Come dicevamo prima…
Gli svantaggi di essere un figlio d’arte sono evidenti. Ci dici un vantaggio invece?
Non direi svantaggi, qualche difficoltà certamente, ma spesso è dettata più dall’ignoranza che altro. I Montesano sono sette generazioni che fanno questo mestiere. Il padre del mio trisnonno, Nicola nato nel 1851, figurava già all’epoca come comico. Chissà che il padre non abbia conosciuto Casanova…
Informazioni sullo spettacolo:
11, 12 e 13 maggio alle ore 21, domenica 14 maggio alle ore 18.30TEATRO PORTA PORTESE
Via Portuense 102
RomaTel. 06 5812395
11, 12 e 13 maggio alle ore 21, domenica 14 maggio alle ore 18.30TEATRO PORTA PORTESE
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E-mail: teatroportaportese@gma