“Bambini, anziché sventolare le proposte di matrimonio sui social, in età puerile, ricordatevi di indossare il preservativo, per favore”, mi verrebbe da inveire. In verità, bisognerebbe spiegare a lor signori che il sesso è bello, ma se fatto con amore è magnifico. Certo, sperare di frenare gli ormoni impazziti a vent’anni è una guerra persa, ma se è vero che è tempo di scendere in campo meglio farlo con cognizione di causa. Dai piani alti della politica nessun aggiornamento di rilievo a proposito della ‘famosa’ ora di educazione sentimentale, e chissà se avremo notizie dall’Abruzzo sulla proposta riguardante i distributori. Sono stati diffusi da poche ore gli articoli relativi alla proposta avanzata da Leandro Bracco, consigliere regionale. E se questa legge s’ha da fare vedrà la luce soltanto nelle strutture scolastiche abruzzesi. 

Lo ha affermato Bracco stesso in trasmissione stamani, dicendo “sono un legislatore regionale”. Il consigliere è intervenuto a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus e ha sottolineato che “la proposta è stata presentata pochi giorni fa. Un quotidiano locale ha dato spazio a questa iniziativa solo la scorsa settimana. I tempi sono acerbi per fare bilanci.” Durante la conversazione radiofonica è stata tirata in ballo la questione sull’educazione all’amore, cui gli adolescenti avrebbero bisogno di essere sottoposti, e non solo, per evitare confusioni, per amare meglio, in toto, e in profondità. “Dovrebbe essere un dovere statale quello di ragionare su questa tematica importante quale quella sentimentale è. E fare in modo che la materia sentimentale possa diventare una materia scolastica, come la geografia. Riceviamo stimoli sessuali da quando ci alziamo a quando ci addormentiamo. Il nemico col quale combattere le malattie sessualmente trasmissibili può essere combattuto con l’installazione dei distributori di preservativi nelle scuole”, ha aggiunto Bracco dopo poco.

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