Legittima difesa, cosa cambierebbe se il testo passato ieri alla Camera dei Deputati dovesse diventare legge? Ben poco, almeno stando a quanto dichiarato da Alfonso Sabella, intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

LEGITTIMA DIFESA, COSA CAMBIA? ASCOLTA LA SPIEGAZIONE DEL MAGISTRATO ALFONSO SABELLA

Legittima difesa? L’ex assessore alla legalità di Roma Capitale commenta così

“Si sta combattendo più una battaglia politica che normativa. I contenuti che vengono proposti, il vero significato di questa legge, non rivoluziona per nulla il nostro ordinamento giuridico. Una cosa che gli italiani devono sapere è che la legittima difesa esiste già nel nostro ordinamento, ha dei limiti e delle regole, si inquadra all’interno di un sistema giuridico complesso dove esistono dei principi fondamentali, perché sicuramente la vita di un essere umano varrà sempre più di un rolex o di ogni altro tipo di bene”.

Ancora a proposito di legittima difesa, Alfonso Sabella precisa

“Ricordiamoci che la legge sulla legittima difesa è stata introdotta nel nostro ordinamento da un tizio che si chiamava Alfredo Rocco, ministro di Grazia e Giustizia di Mussolini. E’ stata poi modificata da Roberto Castelli, ministro della Giustizia. Conseguentemente, non mi pare che chi è intervenuto su queste norme sia particolarmente note per essere buoniste rispetto a determinate categorie di persone. Ancora oggi, senza questa riforma, se entra un ladro in casa di notte e io mi sveglio e sparo e ammazzo nel buio il ladro, non troveremo nessun giudice che mi condannerà, perché in quel momento potevo ritenere di essere in pericolo non tanto nei miei beni quanto nella mia incolumità”.

Deve esserci sempre un giudice a stabilire se la difesa è legittima, spiega Alfonso Sabella

“A me da magistrato, se mi togliessero discrezionalità non potrei che essere contento. Lavorerei meno. Non dovrei prendere decisioni difficili e sofferte. Ma dire che un ladro deve prendere 10 anni sia se ruba una mela da un albero sia se svaligia la banca d’Italia, è sbagliato”.