Rovinata la vigilia del Giro del centenario che partirà dalla Sardegna, dalla bellissima Alghero. Una vigilia scossa e rovinata dal doping: due ciclisti italiani sono risultati non negativi a una sostanza ormonale. Si tratta di Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni della Bardiani-Csf, squadra interamente composta da corridori italiani e inserita tra le 22 in corsa in quanto vincitrice della Coppa Italia nell’ultima stagione. Due casi, emersi dal controllo effettuato dall’Uci a sorpresa, fuori competizione, il 25 aprile scorso per Ruffoni e il 26 per Pirazzi.
Chi sono Pirazzi e Ruffoni. Stefano Pirazzi, 30 anni, ha vinto la classifica degli scalatori al Giro del 2013, conquistando una tappa nell’edizione successiva, a Vittorio Veneto. Mentre Nicola Ruffoni, 26 anni, alla quarta stagione da professionista, ha vinto due frazioni al Giro di Croazia che ha preceduto il Giro d’Italia.
Le reazioni. La Bardiani, la squadra dei due corridori trovati non negativi al doping, nella serata di giovedi 4 maggio, ha comunicato quanto segue: “Abbiamo deciso di procedere con l’immediato allontanamento dei corridori dalla squadra presente al Giro d’Italia e la loro sospensione da qualsiasi attività, in conformità con le disposizioni della stessa UCI. Qualora le controanalisi confermassero la positività degli atleti, la società sportiva procederà ad immediato licenziamento, come previsto dal proprio regolamento interno, già sottoscritto da tutti i corridori del team, riservandosi la possibilità di ulteriori azioni al fine di tutelare la propria immagine e quella dei propri sponsor”. Bruno e Roberto Reverberi, i manager del team, invece, hanno dichiarato: “Siamo assolutamente scioccati dalla notizia. Attendiamo i risultati degli ulteriori accertamenti previsti dal regolamento antidoping e ribadiamo con assoluta fermezza l’intenzione di salvaguardare i valori che il nostro progetto sportivo ha portato avanti in questi anni”.
Il Giro d’Italia che fa la storia, un Giro dedicato a Michele Scarponi. Venerdi 5 maggio scatta l’edizione numero 100 di una corsa fondata nel 1909 e cominciata nel 1916. Pertanto, mai come in questa edizione saranno in tanti a cercare di arrivare a Milano con la maglia rosa o almeno con una vittoria tappa. Come detto, si comincia da Alghero e per tre giorni si correrà in Sardegna. Ed è senza dubbio un Giro d’Italia dedicato alla memoria di Michele Scarponi: dolorosa perdita dello sport, travolto recentemente da un veicolo mentre si allenava. Sulle strade della penisola l’ombra di Scarponi aleggerà per tutta la corsa.
I pronostici della vigilia. Abbiamo già sottolineato che in quanto Giro del centenario saranno in tanti a volerselo aggiudicare. Ci saranno gli uomini di classifica a picchiarsi a suon di pedali, gli scalatori che soffriranno fino all’ultimo metro di salita e i velocisti che negli sprint e nelle volate sprigioneranno tutta la loro potenza. Su tutti, però, spuntano due nomi importanti, quello dello “Squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali e quello del colombiano Nairo Quintana. L’azzurro in particolare deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno e lo deve fare anche per ringraziare l’amico e compagno Michele Scarponi senza il quale, forse, non avrebbe trionfato a Torino. Tutto molto emozionante, peccato solo che il Giro del centenario sia stato macchiato dal doping prima di partire.