La storia di Alitalia e dei suoi lavoratori è infinita. A volte sembra che il governo ci entri mentre a volte sembra che se ne voglia lavare le mani. Come procede? Ce lo racconta chi vive sul territorio strategico di Fiumicino e in questo tema sta con tutti e due i piedi. Si tratta di Emiliano Minnucci, deputato del Pd e membro della Commissione Trasporti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto il politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Alitalia va salvata o lasciata a sé stessa? Lo si può ancora fare? Si fa in tempo? Lo racconta in diretta su Radio Cusano Campus Emiliano Minnucci, deputato del Pd e membro della Commissione Trasporti, dicendo questo:
In merito al caso Alitalia: “Su Alitalia Calenda e il governo hanno avuto inizialmente posizioni nette, tagliate con l’accetta –ha affermato Minnucci-, adesso le hanno un po’ ammorbidite. La proposta del Pd verrà fuori nei prossimi giorni e dovrà basarsi su una duplice logica: deve trarre spunto dal mercato perchè non possiamo pensare a ipotesi sovietiche di nazionalizzazioni tout court, ma questa logica di mercato va accompagnata da un sostegno pubblico. Altrimenti lasciare il tema soltanto alle logiche di mercato vorrebbe dire produrre un disastro sociale”.
Sulle possibili soluzioni: “Vedrei bene -ha aggiunto Minnucci- un intervento dei campioni nazionali nella gestione come Leonardo Finmeccanica, Poste, Fs, Eni, grandi realtà pubbliche. E’ un’opzione che non è stata esclusa, diamo tempo al tempo. La questione è in fieri, così come l’intervento di Cassa depositi e prestiti”.
Sul Ministro Calenda: “Calenda ha idee mercatiste, ma è obbligo del segretario del più grande partito di maggioranza accompagnare l’azione del governo facendo anche le proprie proposte” .