Per mettersi alla prova, per sentirsi parte di un gruppo, per vincere alcune paure, per vivere un’avventura speciale. Una corsa piena di insidie e di ostacoli: si striscia nel fango, ad esempio, si superano tronchi, si salgono scalinate e muri ripidissimi. Il 13 maggio torna a Roma, dopo il grande successo della prima edizione, la “Legion run”, un percorso a ostacoli di 5 chilometri allestito nel cuore della capitale, all’Ippodromo dei Lancieri di Montebello, a Tor di Quinto. Alla “Legion run” possono partecipare tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani. I 21 ostacoli, anche i più difficili, all’apparenza insormontabili, grazie al supporto della squadra non fanno paura. Camillo Franchi, presidente di Atleticom, la società che organizza l’evento, ha presentato la manifestazione ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Presidente Franchi qual è l’obiettivo di “Legion run”?
La “legion run” non è una gara, non si vince niente. Non c’è un cronometro, non c’è chi vince e chi perde. E’ questo il bello dell’esperienza. I gruppi, che vengono chiamati legioni, sono 20 e chiunque può iscriversi. Sono molto eterogenee, naturalmente uomini e donne insieme. Non è facile arrivare fino alla fine da soli, anzi è quasi impossibile ed entra in gioco l’aiuto dei compagni. Essere aiutati è il filo conduttore della gara. Lo spirito di squadra è il vero tema.
Quante persone possono partecipare?
Possiamo accettare un massimo di duemila iscritti. Le 20 legioni si stanno già formando perché le iscrizioni si effettuano on line, sul nostro sito internet legionrun.it. Si può scegliere la legione della quale far parte.
Una manifestazione aperta a tutti?
Dai 16 anni in su, chiunque può mettersi alla prova alla “Legion run”.
Bisogna essere allenati?
Naturalmente chi è allenato affronta meglio le prove ma nella scorsa edizione si sono iscritte tante persone che affrontavano questo tipo di corsa per la prima volta, senza preparazione. Con l’aiuto dei compagni di squadra, magari conosciuti cinque minuti prima, anche i meno atleti sono arrivati alla fine.
La “Legion run” è, dunque, una corsa di cinque chilometri con 21 ostacoli di acqua, fango e ghiaccio. Può farci degli esempi?
E’ un percorso che per certi aspetti assomiglia a quelli classici di guerra. Si dovrà superare un muro verticale di due metri e mezzi, difficile farlo soprattutto se si è sporchi di fango. saltare dentro a un fosso pieno di ghiaccio, portare a spalla, a cavalcioni o in braccio un compagno per 50 metri.