Matteo Renzi ha stravinto le Primarie del PD? Eppure il tema continua ad essere caldo e se ne parla molto sul web. Lo stesso ex Premier prende spunto dalla sua vittoria per confrontare le modalità di voto del suo partito con quelle dei Cinque Stelle. Chiamati in causa, i grillini rispondono attraverso le parole di che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto sul tema del momento il rappresentante del movimento su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Sono meglio le primarie cartacee del Pd o quelle online dei 5 Stelle? Ognuno dice la sua. Risponde alle frecciatine di Matteo Renzi, fresco vincitore, Manlio Di Stefano (M5S). Ecco cos’ha detto in diretta su Radio Cusano Campus:

Sulle primarie del Pd: “Democrazia partecipativa non è prendersi 4 milioni di euro chiedendo 2 euro a persona a chi va a votare per scegliere il segretario –ha affermato Di Stefano-. Con le primarie del Pd non c’è attinenza tra il voto al segretario e le politiche che si attuano. Noi invece con la nostra piattaforma coinvolgiamo i cittadini nelle scelte politiche. Con la rete i cittadini saranno sempre più partecipi alla vita politica”.

In merito alle dichiarazioni di Renzi sul M5S che non fa le primarie: “E’ ossessionato da noi –ha dichiarato Di Stefano-. Renzi fa finta di non sapere che noi le primarie le facciamo online. Il sistema cartaceo non è assolutamente sinonimi di garanzia, basta guardare le persone che hanno votato 4-5 volte alle primarie del PD. Siamo in un momento storico in cui la politica deve prendere atto che il 60% degli utenti prende informazioni da internet, utilizzando uno smartphone e deve capire quindi che più contribuiremo a rendere questo ambiente fruibile e sicuro, più potremo prevedere un cambiamento sociale che permette ai cittadini di entrare in contatto diretto con la politica e farne parte attivamente, noi stiamo provando a farlo col nostro sistema operativo, sarebbe bello se lo facessero anche gli altri”.

Riguardo le fake news: “Bisogna portare nelle scuole l’educazione alla digitalizzazione, l’etica del digitale, bisogna far comprendere ai giovani che ci sono aree buie nel web che bisogna affrontare con competenza. I genitori non devono dare uno smartphone in mano ai figli e poi fregarsene, bisogna fare educazione ai social anche ai genitori. Comunque le bufale esistono da sempre e i primi a raccontarli sono Rai, Mediaset e il sistema dei grandi media, perché le bufale vendono più della verità”.

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