A dare inizio alla storia è una lettera anonima che convoca Hans e Sesto in una clinica romana. Ad attenderli ci sono una bara e una donna misteriosa. Sarà lei, Anna, la chiave per investigare e capire i motivi che hanno portato i due, un romano e un napoletano, fin lì. Succede di tutto nello spettacolo “Unpercento – Punizione ad affetto”, in scena dal 2 al 14 maggio al Teatro7 di Roma. A interpretare l’affascinante signora è Giorgia Trasselli, attrice versatile, con una lunga esperienza alle spalle in teatro e in tv, amata dal pubblico per aver interpretato per quasi 20 anni la Tata di Casa Vianello, accanto a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Sul palco con lei Fabio Avaro ed Enzo Casertano. Giorgia Trasselli ha presentato la commedia ai microfoni di Radio Radio Cusano Campus.
Non solo risate nello spettacolo “Unpercento – Punizione ad affetto”.
La commedia è molto divertente ma con il sorriso tocca argomenti importanti e delicati come la malattia, l’abbandono, il perdono. Rimanere seri con Enzo e Fabio sul palco è molto difficile, per me è complicato non ridere, avviso già il pubblico. Sono tremendi, molto spiritosi. Mi auguro che “Unpercento” abbia successo perché è uno spettacolo interessante, nuovo. Ho accettato subito il lavoro con grande entusiasmo. La regia è di Valerio Groppa. Si occupa prevalentemente di cinema e qualche anno fa dovevo girare con lui un cortometraggio ma poi non se ne fece più niente. A distanza di tempo ci siamo ritrovati, era destino.
Giorgia Trasselli è un’attrice a tutto tondo, teatro, tv, cinema, passa con disinvoltura da ruoli comici a quelli più impegnati. Ma il personaggio che le sta ancora addosso come una seconda pelle, a distanza di anni, è quello della Tata di “Casa Vianello”. Che ricordi ha di quella esperienza?
Porto con me ancora questa preziosa eredità. E’ bello, a distanza di anni, essere riconosciuti, salutati per quel ruolo. Ho avuto la fortuna di lavorare con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini per 19 anni. Era in programma un’altra serie nel 2007, poi sono successe tante cose. E’ un pezzo importante della mia vita. Quello della Tata è un personaggio che ho amato molto. Ho sempre tenuto a essere brava per loro, dovevo e volevo essere la spalla perfetta, precisa il più possibile. Abbiamo lavorato con allegria e serietà ma con quella leggerezza che appartiene ai grandi.