La delibera approvata in Assemblea capitolina, sul latte materno negli asili nido, di rivoluzionario ha lo sguardo proteso al futuro, ovvero alle mamme e ai bambini. Anche Roma guarda avanti. Michela Di Biase, capogruppo PD e mamma, è prima firmataria, ed è stata in grado di mettere tutti d’accordo. “Mi fa piacere che il M5S questa volta non è stato pregiudiziale e abbia reso possibile, col PD, l’attivazione di questo servizio”, ha detto la Di Biase a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus, facendo sapere di aver cominciato a lavorare a questa stessa due anni fa, senza riuscire a calendarizzarla prima d’ora. Era questo il momento giusto, evidentemente. Si tratta di una delibera che “facilita la vita delle mamme romane”, secondo la Di Biase, che lega ulteriormente mamme e figli, e benefica anche per i padri. “Se pensiamo ai vantaggi del latte materno nei nidi penso che questa sia una proposta che verrà accolta positivamente. Tra mamme e figli si crea un legame fortissimo, ed è bene che non venga reciso dovendo lasciare un figlio al nido”, ha aggiunto, dopo poco, nell’intervento radiofonico.
“La procedura non è affatto complicata, le mamme che si tirano il latte sanno di cosa parlo. Spetterà a loro metterlo in un contenitore ermetico da consegnare all’asilo. E’ già in essere un protocollo di intesa, dove vengono descritte le norme igienico sanitarie a cui deve attenersi la mamma. Le mamme ritengo siano pronte. Ho avuto una bambina da poco, e ritengo che qualsiasi donna che ha deciso di allattare al seno sappia come fare. Non credo debbano esserci preoccupazioni da parte delle educatrici. E’ più complicato preparare il latte artificiale che quello materno. Le cose vengono già da un’esperienza personale, mentre scrivevo pensavo che le mamme non dovessero vivere come un incubo il dover lasciare i figli al nido. L’allattamento materno dovrebbe essere esclusivo nei primi sei mesi di vita. E per le donne che vogliono è possibile proseguire anche per altri sei mesi. L’hanno definita ‘delibera mamma – Roma’. Da settembre tutte le mamme che ne facciano richiesta possono chiedere l’attivazione del servizio, quindi conservazione e somministrazione del latte materno. Continuerò sul tema dei diritti, della mamme e dei bambini, spesso ci si riempie la bocca dicendo che Roma è una città per mamme, invece perché divenga tale noi amministratori dovremmo fare cose concrete e tangibili.”
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